SUDAFRICA – Il rapporto Isgap sui legami oscuri di Pretoria
I legami tra il partito politico al potere in Sudafrica, l’African National Congress (Anc), e alcune organizzazioni terroristiche internazionali e i realtivi “sponsor” statali, tra cui Hamas, Hezbollah, Iran e Qatar, sono sempre più stretti. Sono le conclusioni di un rapporto pubblicato dall’Istituto per lo Studio dell’Antisemitismo Globale e della Politica (Isgap) secondo cui anche il ricorso dell’Anc alla Corte internazionale di giustizia contro Israele è parte di una strategia più ampia volta a promuovere gli interessi degli Stati legati al terrorismo.
Nel report vengono analizzati l’allineamento politico e finanziario del Sudafrica con l’Iran e il Qatar e la più ampia strategia geopolitica orchestrata dagli stati legati al terrorismo per minare Israele con il pretesto del diritto internazionale che utilizzerebbe l’immagine storica di ricerca della giustizia sociale del Sudafrica come facciata. Il rapporto dell’Isgap fornisce prove ben documentate del sostegno dell’Anc ad Hamas, con accordi formali e impegni ad alto livello tra i leader dell’Anc e i funzionari di Hamas e del sostegno finanziario e logistico ad Hamas e anche ad Hezbollah.
«Non è più il Sudafrica di Mandela»
Charles Asher Small, direttore esecutivo dell’Isgap, ha dichiarato: «Questo rapporto sottolinea come la leadership sudafricana, sotto l’Anc, si stia allineando con alcuni degli attori più pericolosi del mondo sulla base di una cultura della corruzione. Questo segna un abbandono dei valori fondamentali dell’Anc sotto la guida di Nelson Mandela, Oliver Tambo e Walter Sisulu, che si erano impegnati a creare un Sudafrica democratico per tutti i sudafricani. Le alleanze dell’Anc con Hamas, Hezbollah, Iran e Qatar non solo destabilizzano la regione, ma posizionano il Sudafrica come un attore chiave nella rete globale di finanziamento del terrorismo antidemocratico. La decisione di intentare una causa contro Israele davanti alla Corte internazionale di giustizia deve essere vista in questo contesto più ampio, in cui convergono il terrorismo internazionale e la manipolazione politica, in cui queste entità jihadiste tentano di delegittimare Israele per distruggerlo e di minare la democrazia e le istituzioni ad essa collegate». Compaiono nel report preoccupazioni sulla tempistica e sul finanziamento della causa del Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia: all’inizio del 2024, poco dopo l’annuncio del governo sudafricano sulla causa contro Israele, l’Anc ha ricevuto ingenti somme che hanno permesso di recuperare stabilità economica fosse sull’orlo della bancarotta. C’è il sospetto di un legame con Iran e Qatar, visti di poco precedenti incontri ad alto livello fra Hamas, leader iraniani e qatarioti e ministri dell’Anc. Il rapporto analizza l’azione presso la Corte internazionale di giustizia: non viene fatta alcuna menzione dei crimini di Hamas, non l’utilizzo della popolazione civile di Gaza come scudi umani, non che la Carta di Hamas e i suoi leader chiedono costantemente lo smantellamento di Israele e l’uccisione degli ebrei in tutto il mondo.
I partner di Pretoria
Il team legale sudafricano presso l’Icj, inoltre, è composto da individui e organizzazioni che hanno legami diretti con organizzazioni terroristiche. Esiste una partnership strategica del Sudafrica con l’Iran e il Qatar, in cui il governo sudafricano svolge un ruolo fondamentale nel facilitare l’ingresso dell’Iran nei Brics, garantendo al Paese una maggiore legittimità politica e l’accesso al blocco economico. E allo stesso modo, l’influenza del Qatar in Sudafrica è cresciuta grazie agli ingenti investimenti nel settore energetico e alla collaborazione su questioni di politica internazionale, tra cui la causa palestinese. Non manca un capitolo sull’influenza finanziaria russa nella politica sudafricana: la United Manganese of Kalahari, in parte di proprietà dell’oligarca russo Viktor Vekselberg, sottoposto a sanzioni, è diventata uno dei principali donatori dell’Anc, cosa che solleva interrogativi sull’influenza russa sulla politica estera del Sudafrica. Il Sudafrica è diventato uno hub strategico per il finanziamento del terrorismo, grazie a reti sofisticate che convogliano denaro a gruppi come Hamas e Hezbollah utilizzando sistemi come l’hawala e quindi beneficiando delle infrastrutture sudafricane, con la tacita approvazione delle autorità locali (la hawala, conosciuta anche hundi, trae le sue origini dalla legge islamica tradizionale ed è un sistema informale di trasferimento dei valori basato sulle prestazioni e sull’onore di una rete di mediatori). Il rapporto Isgap esorta la comunità internazionale a rivalutare il ruolo del Sudafrica nella sicurezza globale e chiede una presa di posizione rispetto alle collaborazioni dell’Anc con Stati e organizzazioni legate al terrorismo, sottolineando anche che la campagna legale del Sudafrica contro Israele sembra essere parte di una strategia più ampia volta a sviare l’attenzione dalle crisi dell’Anc, e dalla corruzione diffusa che vi regna.