PISA – Il Medio Oriente a tavola con Shadi e Tze’ela

La pronuncia della parola differisce, ma la sostanza non cambia. Lo hummus è per entrambi “il” Medio Oriente in una delle sue più caratteristiche espressioni a tavola. Così come il cous cous, il baba ghanoush, la tahina. Ed è cibo che nutre anche l’anima con storie e ricordi. Come quelli raccontati dai due chef che hanno animato l’evento inaugurale del festival ebraico Nessiah a Pisa, nella cornice di Palazzo Blu. Lui, Shady Hasbun, con le sue memorie di infanzia tra Ramallah e Betlemme. Lei, Tze’ela Rubinstein, con i sapori afferrati in gioventù nella sua vita girovaga tra kibbutz, deserto, Tel Aviv. Dal Medio Oriente alla Toscana, lo show cooking di apertura di Nessiah è stato salutato da una sala gremita e sempre più con l’acquolina in bocca via via che gli chef procedevano con l’assemblaggio dei piatti, in attesa di poter gustare le prelibatezze cucinate con sentimento da Shady, Tze’ela e uno staff di giovani cuochi. Per primo il Mjaddara, un riso con lenticchie, cipolle croccanti e salsa allo yoghurt originario del Libano; quindi un involtino di melanzane ripieno di cous cous e con topping alla tahina; infine un hummus con pinzimonio in omaggio alla tradizione toscana.