SORGENTE DI VITA – Intifada globale, il significato del talled, la storia di Ida, arte in Ghetto
Si apre con un’intervista al direttore del quotidiano Il Foglio Claudio Cerasa la puntata di Sorgente di vita in onda su Rai Tre domenica 1 dicembre.
Cerasa fa il punto sugli attacchi antisemiti e anti-israeliani avvenuti nelle ultime settimane, dai fatti di Amsterdam, con l’aggressione ai tifosi del Maccabi Tel Aviv da parte di gruppi di estremisti islamici, al rapimento e assassinio del rabbino del movimento Chabad Lubavitch Zvi Kogan negli Emirati Arabi, in una sorta di pericolosa «esportazione dell’Intifada globale». In un quadro generale di grande complessità, l’importanza di continuare a difendere Israele, baluardo dei diritti e dei valori dell’Occidente.
Il servizio, dal titolo “La strategia del terrore”, è di Francesco Candilio e Piera Di Segni.
La puntata prosegue con simboli e significato del Talled, il manto di preghiera ebraico, nelle parole del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. Lo scialle rituale, usato da millenni nella liturgia ebraica, ha quattro frange che pendono dagli angoli: servono per ricordare all’uomo la presenza divina ai quattro angoli del mondo. Negli ultimi anni si è rinnovata la tradizione romana del Talled in seta: una lavorazione artigianale, realizzata proprio come nei secoli passati, con un antico sistema di tessitura.
Il servizio, dal titolo “Fili di seta”, è di Vanessa Collini Sermoneta e Adriano Leoni.
Il terzo servizio è dedicato a E se non partissi anch’io, il nuovo romanzo della scrittrice Lia Levi. Ambientato agli albori del Novecento, racconta la storia di Ida, ebrea romana che vive l’adolescenza a ridosso della prima guerra mondiale e nella stagione dell’emancipazione femminile. Sullo sfondo, la nuova società ebraica, appena uscita dal Ghetto, dopo le battaglie del Risorgimento e dell’unità d’Italia, e che si affacciava alla modernità con grande volontà di partecipazione.
Il servizio, dal titolo “Ida e le altre”, è di Alessandra Di Marco e Lia Tagliacozzo.
La puntata si chiude con la prima retrospettiva italiana del pittore Norman Raeben, in Campo di Ghetto a Venezia, visitabile fino al 14 gennaio: 40 opere e un documentario, che raccontano un artista fino ad oggi poco conosciuto in Italia.
Figlio del grande scrittore yiddish Sholem Aleichem, Raeben nasce a Kiev nel 1901 e viaggia in Europa, dove incontra Chagall e Soutine. Poi si trasferisce a New York: il suo leggendario studio diventa il crocevia della società artistica e culturale ebraica newyorkese. Tra i suoli allievi, un giovanissimo Bob Dylan che dalle sue lezioni trarrà ispirazione per il suo album più famoso “Blood on the tracks”.
Il servizio, dal titolo “Il pittore errante”, è di Francesco Candilio e Lucia Correale.
La puntata di Sorgente di vita va in onda domenica 1 dicembre alle 7.00. Sarà replicata la sera di martedì 3 e mercoledì 4 dicembre all’1.10 e lunedì 9 dicembre all’1.40. Dopo la messa in onda la puntata e i servizi saranno pubblicati sul sito.