7 OTTOBRE – 101 lanterne gialle nel cielo di Brighton
Nel primo anniversario del 7 ottobre in molti paesi e città è risuonato lo slogan “Bring them home now” dedicato ai 101 ostaggi ancora prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza. Trascorso l’anniversario, l’attenzione mediatica in molti casi è scemata. E oggi degli ostaggi quasi non si parla più.
«Non possiamo permetterlo», racconta da Brighton & Hove nell’East Sussex l’organizzatrice di un evento che ha risvegliato l’interesse dei media inglesi. Il suo nome è Heidi Bachram e fa parte dell’associazione Yellow Ribbon (nastro giallo), promotrice in questi mesi di varie iniziative di sensibilizzazione. L’ultima è stata di particolare impatto emotivo, con 101 lanterne illuminate al buio a ricostruire il nastro giallo simbolo della campagna internazionale per il loro rilascio. «Una coreografia studiata nel dettaglio con il coinvolgimento di tutti i presenti, ciascuno con un ruolo: da chi dava istruzioni al microfono a chi doveva eseguirle», spiega la donna. «È stato emozionante: ci siamo stretti nel gelo e nel buio di una notte inglese e così facendo ci siamo sentiti davvero una comunità».
Bachram stessa è toccata in prima persona dal dramma degli ostaggi: uno di loro è Tsachi Idan, il cugino di suo marito. A Gaza ci sono anche «una cittadina britannica e ben tre famiglie di ostaggi abitano nell’area di Brighton: hanno tutti bisogno del nostro calore». Le lanterne di Brighton sono state un messaggio di luce ispirato alla prossima festa di Chanukkah, quella che più di tutte incarna il messaggio di «luce contro l’oscurità» di cui anche la campagna per gli ostaggi è l’emblema. Bachram e gli altri esponenti di Yellow Ribbon hanno espresso l’auspicio che entro la festa tutti i rapiti possano fare ritorno dai propri cari. Ma se così non fosse, l’invito è a «dedicare loro ogni accensione e a raccontare le loro storie in ogni cerimonia pubblica». Perché la sfida è soprattutto una: «Tenere alta l’attenzione».
a.s.