TORINO – Scuola Colonna e Finzi, 200 anni da festeggiare

Nel 1823, grazie alle donazioni dei filantropi Emanuele Colonna e Samuel Vita Finzi, veniva fondato a Torino il Collegio israelitico Colonna e Finzi. Da quel primo anno scolastico sono trascorsi 200 anni, un anniversario che sarà celebrato lunedì 9 dicembre dalla Comunità ebraica di Torino. «Non potevamo lasciar passare inosservato questo compleanno così importante», sottolinea la Comunità. «Anzi, è l’occasione per celebrare non solo il passato, ma anche il futuro di una scuola che ha rappresentato e continua a rappresentare un pilastro fondamentale per la nostra cultura e identità».
L’evento, organizzato dall’Associazione Ex Allievi della Scuola Ebraica di Torino (ASSET) insieme alla scuola elementare Colonna e Finzi, si terrà presso il centro sociale della Comunità di Torino. Ad aprire la serata sarà l’intervento dello storico Daniele Trematore, “Ebrei e istruzione in Piemonte tra ‘800 e ‘900”. L’archivista Chiara Pilocane ripercorrerà le vicende del collegio attraverso le carte dell’Archivio ebraico Terracini, mentre l’architetto Baruch Lampronti racconterà la storia della sede attuale della scuola, inaugurata 140 anni fa, nel 1884, accanto alla sinagoga. Il rabbino Luciano Caro offrirà infine una testimonianza personale intitolata “Io tra quelle mura”, seguita dall’esibizione del coro degli alunni della scuola.
Fin dalla sua fondazione, la scuola ebraica di Torino ha introdotto metodologie innovative. L’offerta educativa prevedeva l’insegnamento delle materie curricolari richieste dallo stato sabaudo, affiancate da lezioni di ginnastica, canto e religione, quest’ultima impartita secondo i programmi elaborati dal rabbino della città.
La scuola, accessibile gratuitamente, era sostenuta da un Comitato di amministrazione che provvedeva a fornire ai bambini i libri di testo, il materiale di cancelleria e premi al termine dell’anno scolastico. Questo approccio rifletteva l’obiettivo di abbattere le barriere economiche all’istruzione, garantendo pari opportunità a tutti gli studenti.