ROMA – I-Tal-Ya Books e le sfide del futuro

Una conferenza internazionale. Presentazioni alla stampa, nei musei, nelle istituzioni culturali. Sono alcune delle iniziative allo studio per comunicare a un pubblico non soltanto specialistico i risultati raggiunti nell’ambito di I-Tal-Ya Books, il progetto di catalogazione del libro ebraico in Italia coordinato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Nazionale di Israele, la Rothschild Foundation Hanadiv Europe e il contributo della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. Oltre 25mila i libri finora censiti nelle biblioteche di tutto il paese. L’obiettivo, entro un anno, è concludere lo sforzo avviato nel 2018 e arrivare a 35mila. I prossimi, intensi mesi di lavoro sono stati al centro di una riunione svoltasi alla Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi” a Roma. Insieme a Gloria Arbib, referente Ucei per il progetto, erano presenti il direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma Stefano Campagnolo, la programme manager-Europe della Biblioteca Nazionale d’Israele Caron Sethill, la responsabile per la Rothschild Foundation Hanadiv Europe Rebecca Singer, la responsabile della Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano Diletta Cesana e il referente per lo sviluppo della digitalizzazione di I-Tal-Ya Books Arturo Ferrari. Tutti concordi sull’importanza di dare al progetto la massima visibilità possibile.