ISRAELE – Paraguay riapre ambasciata a Gerusalemme
Nel 2018 per cinque mesi il Paraguay trasferì la sua ambasciata a Gerusalemme. Un gesto simbolico, sulla scia della decisione dell’allora presidente Usa Donald Trump di insediare la rappresentanza diplomatica statunitense nella capitale israeliana. Poi però il paese sudamericano aveva fatto marcia indietro. Il presidente Abdo Benitez, cancellando l’iniziativa del suo predecessore Horacio Cartes, aveva riportato a Tel Aviv l’ambasciata. Nelle prossime ore si prospetta un nuovo trasferimento, forse l’ultimo. L’attuale guida del Paraguay, Santiago Peña, è arrivato in Israele per riaprire gli uffici diplomatici a Gerusalemme. «È un punto di svolta per il nostro paese», ha dichiarato Peña incontrando il presidente d’Israele Isaac Herzog. È un gesto, ha aggiunto, che rappresenta «l’amicizia tra i due paesi e la fede in un futuro luminoso». Herzog ha ringraziato e si è detto contento dell’inaugurazione domani dell’ambasciata «nella nostra città santa, la capitale eterna dello stato d’Israele e del popolo ebraico».
Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato Peña. Durante una sessione speciale della Knesset, Netanyahu ha dichiarato: «La sua importante visita avviene nel mezzo di una guerra esistenziale che stiamo conducendo su sette fronti contro chi cerca di distruggerci». Il premier ha ricordato la lunga amicizia tra Paraguay e Israele, risalente al sostegno del Paraguay alla creazione dello stato ebraico nel 1947, e ha sottolineato come durante la Seconda guerra mondiale il rilascio di passaporti paraguaiani salvò dalla Shoah centinaia di ebrei, inclusa la famiglia di suo suocero. «Anche se migliaia di chilometri separano Israele dal Paraguay, le nostre due nazioni provano simpatia l’una per l’altra», ha affermato Netanyahu.
Il Paraguay diventerà il sesto paese con un’ambasciata a Gerusalemme, insieme a Stati Uniti, Guatemala, Honduras, Kosovo e Papua Nuova Guinea.