RELIGIONI – Luoghi di culto da difendere, il seminario a Roma

Dialogo, collaborazione e integrazione delle competenze sono fondamentali per garantire la libertà religiosa. È quanto hanno sottolineato rappresentanti delle diverse fedi, accademici, esperti di sicurezza e autorità istituzionali nel corso del seminario “Credo, Dialogo e Sicurezza: la difesa dei luoghi di culto”. L’incontro si è tenuto nell’aula consigliare del Comune di Roma ed è parte del progetto Ue Spirit, diretto ad attivare nuove politiche per difendere i luoghi di culto dalle minacce del terrorismo e dell’estremismo.
In rappresentanza dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è intervenuto il segretario generale Uriel Perugia, che ha sottolineato il ruolo delle religioni come baluardi contro l’intolleranza e strumenti di educazione e coesione sociale. «Dobbiamo essere una voce importante, autorevole, propositiva, volta a migliorare il mondo e sanare le ingiustizie». Perugia ha portato come esempio di collaborazione positiva tra le fedi il progetto “Not in my name. Ebrei, Cattolici e Musulmani in campo contro la violenza sulle donne”, promosso da Ucei assieme a Coreis e Arpa.
Promuovere modelli di convivenza positivi dovrebbe essere l’obiettivo comune, evitando di importare conflitti internazionali nel contesto locale. Ad esempio, ha spiegato il segretario generale Ucei, è da fermare «l’utilizzo di parole velenose come genocidio, apartheid; specialmente tenendo in conto delle ricadute e dei cortocircuiti che queste parole possono avere su un pubblico che poi si fa idee e assume atteggiamenti consequenziali. Se si lascia passare senza indignarsi il messaggio per cui gli “ebrei sono i nuovi nazisti” diventa possibile che qualcuno giustifichi un pogrom, che arrivi a chiamare rivoluzione quanto accaduto in Israele il 7 ottobre».
Esempio positivo di lavoro sulle parole, ha affermato Perugia, è la collaborazione tra CEI ed esperti del mondo ebraico per migliorare la rappresentazione dell’ebraismo nei libri di testo, con la realizzazione di 16 schede didattiche per supportare gli insegnanti. «Momenti e progetti come questo diventano preziosi anche perché ci permettono di confrontarci», ha concluso il segretario generale Ucei, secondo cui «in un periodo in cui le istituzioni vengono sfidate e talvolta sfiduciate, la nostra voce di guida alla convivenza diventa sempre più cruciale».
Nel corso del seminario, moderato da Massimo Cozzolino della Europe Islamic Association, sono intervenuti tra gli altri Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia, e il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei Derio Olivero.