UCEI/1- Il Consiglio aperto con una riflessione sul rispetto della vita

«Speriamo in 2025 con maggiore sicurezza, stabilità e pace». È l’augurio dell’ambasciatore d’Israele in Italia, Jonathan Peled, con cui si è aperta domenica la riunione a Roma del Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il diplomatico, che di recente ha presentato le credenziali al capo dello stato Sergio Mattarella, ha ricordato l’anno difficile vissuto da Israele e da tutto il mondo ebraico. «Purtroppo l’antisemitismo è tornato a sollevare la testa anche con modalità che non avremmo mai immaginato». Dall’altra parte è fondamentale ricordare «che gran parte dell’Italia capisce che stiamo combattendo per una giusta causa». La speranza è poter tornare a costruire progetti di cooperazione «economica, accademica, culturale» e programmare il prossimo vertice intergovernativo tra Israele e Italia. Un appuntamento previsto nel 2023, poi saltato a causa del 7 ottobre.
«Avremmo voluto arrivare a questa riunione con la fine della guerra e la liberazione di tutti gli ostaggi, purtroppo non siamo ancora a questo punto», ha sottolineato in apertura la presidente Ucei Noemi Di Segni.
Sul conflitto è intervenuto anche rav Giuseppe Momigliano nel suo dvar Torah. Un commento dedicato alla parasha Vayishlàch, passo in cui si parla di Yaakov e il rischio di un conflitto con Esau. «La notizia lo riempie di paura e angoscia per le possibili conseguenze: essere ucciso o essere costretto a uccidere». Yaakov spera di poter neutralizzare la minaccia senza causare feriti o morti, ha ricordato Momigliano, mostrando un profondo rispetto per la vita, anche per i suoi potenziali nemici. «Questo principio è parte dell’identità ebraica: non c’è indifferenza verso la sofferenza altrui». Ma, ha sottolineato il rav, «non deve essere confusa con un senso di colpevolezza».
Dopo il dvar Torah l’assessore al Bilancio Ucei Davide Romanin Jacur ha presentato il Bilancio preventivo 2025, approvato all’unanimità dal Consiglio. Nella sua presentazione Romanin Jacur ha sottolineato l’importanza dell’8 per mille per il futuro dell’ebraismo e spiegato la ripartizione dei fondi tra Comunità, servizi forniti da Ucei e progetti della Commissioni. Parlando di investimenti, l’assessore ha riportato la decisione della Giunta dell’Unione di far tornare il giornale Pagine Ebraiche nelle case di tutti gli ebrei, ritenendolo uno strumento importante per raggiungere le persone più lontane dalla vita comunitaria.