ANTISEMITISMO – Appello Wjc ed Ejc all’Ue: «è emergenza»
L’Unione europea ponga in cima alla sua agenda la lotta all’antisemitismo. Lo chiedono diversi enti ebraici internazionali in una lettera indirizzata ai vertici Ue. «Dal 7 ottobre, un’ondata di odio senza precedenti ha colpito le comunità ebraiche in tutto il continente. I numeri sono sconcertanti: un aumento del 1000% degli incidenti antisemiti in Francia nel 2023, del 250% in Germania, del 245% nei Paesi Bassi, e si sono registrati picchi altrettanto allarmanti in tutta Europa», sottolineano i firmatari della lettera tra cui il vicepresidente del World Jewish Congress, Maram Stern, e il presidente dello European Jewish Congress, Ariel Muzicant.
Nel documento si chiede al Consiglio europeo, che si riunirà il 19 dicembre per discutere di Ucraina e Medio Oriente, di implementare nuovi meccanismi per contrastare l’antisemitismo. L’appello è di gestire il fenomeno «come una priorità strategica» e «incaricare la Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, affinché siano adottate misure urgenti» per affrontare il problema a livello europeo.
I firmatari chiedono di intervenire sulla minaccia antisemita «con la stessa serietà e determinazione di altre crisi esistenziali che l’Europa ha affrontato, come la guerra in Ucraina, la crisi energetica o l’emergenza climatica. Non è il momento di compiacersi, è il momento di una leadership risoluta».
Promotori dell’appello sono anche Ted Deutch, direttore dell’American Jewish Committee, Daniel Mariaschin, guida del B’nai B’rith, ed Emma Hallali, presidente della European Union of Jewish Students.