GERMANIA – Patto per combattere il pregiudizio nelle scuole
Garantire una rappresentazione accurata dell’ebraismo nel materiale educativo proposto agli studenti. Questo l’obiettivo della dichiarazione congiunta adottata dalla Conferenza dei ministri dell’Istruzione tedeschi, dal Consiglio centrale degli ebrei in Germania e dall’Associazione dei media educativi. Frutto di mesi di collaborazione, il documento mira a contrastare stereotipi e pregiudizi sull’ebraismo, proponendo linee guida rivolte a insegnanti, editori e amministrazioni scolastiche.
«Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per garantire che i media educativi trasmettano un’immagine corretta e pluralistica della vita ebraica, contribuendo a combattere l’antisemitismo e a promuovere la coesione sociale», ha dichiarato la tedesca Christine Streichert-Clivot, presidente della Conferenza dei ministri dell’Istruzione per il 2024 (nella Repubblica federale tedesca l’istruzione è una competenza dei 16 Länder).
La dichiarazione è articolata in dodici punti con affiancate raccomandazioni pratiche. Ad esempio, si ricorda come gli ebrei siano parte integrante della società tedesca ed europea, per cui non possono essere ritratti come “stranieri” o “altri”. Quando si rappresenta l’ebraismo deve emergere la diversità delle identità ebraiche, tenendo conto degli stili di vita sia religiosi che laici. In tema di antisemitismo, il fenomeno non deve essere circoscritto al passato, ma analizzato anche nelle sue manifestazioni attuali.
Secondo Josef Schuster, presidente degli ebrei tedeschi, «implementare queste raccomandazioni significa promuovere una comprensione più profonda dell’ebraismo e combattere efficacemente l’antisemitismo nelle scuole». La priorità, ha aggiunto, è aggiornare i percorsi didattici e fornire una formazione adeguata agli insegnanti per riconoscere e selezionare contenuti di qualità.
La dichiarazione sottolinea il ruolo cruciale dell’educazione nel preservare i valori democratici e nel costruire una società inclusiva. «Non possiamo permetterci di trascurare l’importanza della conoscenza e del rispetto reciproco. È una sfida urgente per garantire un futuro di convivenza pacifica», ha concluso Streichert-Clivot.