SHIRIM – Carlo Michelstaedter

Senti Iolanda come è triste il sole
e come stride l’alito del vento –
passa radendo i vertici fioriti
un nembo irresistibile.
Senti, è sinistro il grido degli uccelli
vedi che oscura è l’aria
ed è fuliggine
nel raggio d’ogni luce e dal profondo
sembra levarsi tutto quanto è triste
e doloroso nel passato e tutte
le forze brute in fremito ribelle
contaminarsi irreparabilmente.
Scompose il nembo irreparabilmente
il tuo sorriso,
Iolanda, e mi percorse
con ignoto terrore il core altero.-
Che è questo che s’attarda insidioso
nel nostro sguardo allor che senza fine
immoto intenso dalle nere ciglia
arde di vicendevole calore?
Perché di fosca fiamma la pupilla s’accende nel languore disperato?
Perché non ride amore come rideva amico nelle tenui
sere di maggio?
È più forte, più forte
questa torbida fiamma di desio
e mentre tutto intorno a me precipita
mentre crolla nel vortice funesto
ogni affetto, ogni fede, ogni speranza
sbatte le rosse lingue e s’attorciglia
inestinguibile.
E più, e più, e più nel cielo fumido
arde l’ansia selvaggia e dolorosa
purché io sugga dai tuoi occhi il fascino
purché io senta le tue mani fremere
purché io colga alla tua bocca fervida
la voluttà infinita del tuo bacio
Iolanda, e l’ebbrezza infinita.

Di nuovo per Shirim proponiamo degli splendidi versi di Carlo Michelstaedter (1887-1910).
Quasi come una preghiera il poeta chiama a sé l’amata, il cui nome ritorna nel cadenzarsi del verso come un invito, quasi una supplica a prestare orecchio.
C’è nell’urgenza del richiamo il desiderio di allontanare la fine della vita, dell’amore, il bisogno di spingere lontano le tempeste che offuscano la bellezza delle cose.
Sapere che pure tra i diuturni, fatali mutamenti, sarà possibile ritrovarsi, custodire fonti imperiture di gioia, potere ad esse abbeverarsi ancora e ancora.
Ma irreparabilmente, irreparabilmente il desio s’infrange contro le umane sponde: resta la supplica appassionata, i teneri canti.
L’immortale poesia.

Shirim è a cura di Mariateresa Amabile, poetessa e docente di Diritti Antichi all’Università di Salerno