FERRARA – Il Meis dona il sevivon alle scuole
Il sevivon, la trottola a quattro facce, è uno dei simboli di Chanukkah. Dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (Meis), poco prima della sosta per le vacanze invernali, ogni scuola del territorio ne ha ricevuta in regalo un esemplare. «Un dono assolutamente simbolico, con l’idea di condividere qualcosa della tradizione ebraica. Quest’anno con il valore aggiunto dell’esatta coincidenza tra il Natale e la festa ebraica della luce», sottolinea il direttore del museo Amedeo Spagnoletto. Chanukkah è festa dell’identità per antonomasia, un’identità affermata anche in pubblico, con orgoglio e consapevolezza. Preoccupa al riguardo Spagnoletto il fatto che per il crescente antisemitismo in alcuni contesti «l’identità non possa essere esplicitata». Un discorso che in una certa misura «vale anche per l’Islam», aggiunge, riferendosi all’islamofobia. Il sevivon incarna in questo senso l’idea del movimento e la speranza associata che il mondo «giri in una direzione più retta». Non solo scuole, ma anche istituzioni locali hanno ricevuto il dono «con grande apprezzamento generale».
Le visite delle scolaresche sono un cardine dei programmi educativi del Meis. «Dopo il 7 ottobre abbiamo registrato una rilevante empatia», racconta Spagnoletto. «Oggi invece constatiamo una forte disaffezione, situazione comune non soltanto al Meis ma anche a vari musei ebraici italiani. Per gennaio-febbraio si profila un calo considerevole di richieste e ingressi. È un segnale preoccupante».