CHANUKKAH – Luce nell’antica sinagoga di Bova Marina

I resti della sinagoga di Bova Marina (RC), risalente al quarto secolo, ricordano l’antica storia e retaggio dell’ebraismo calabrese. La luce di Chanukkah è arrivata ieri anche in questi spazi, grazie a una iniziativa organizzata dal referente di sezione Roque Pugliese con il patrocinio tra gli altri di Ucei e Comunità ebraica di Napoli. Numerose le autorità istituzionali e religiose presenti. «L’Unione delle Comunità Ebraiche italiane è presente in Calabria con la Sezione di Palmi della Comunità ebraica di Napoli e grazie allo sforzo e alla passione di pochi fa rivivere una tradizione antica che non si è mai persa, ma è stata sradicata secoli or sono», ha dichiarato in un messaggio il vicepresidente Ucei Giulio Disegni, parlando della sinagoga di Bova Marina come di «un esempio di continuità e di consapevolezza di una diversità che è ricchezza e parte integrante di una società civile degna di questo nome». Secondo Disegni, inoltre, «il calore delle fiammelle unito al ricordo di quanto successo ai tempi dei Maccabei è un invito a stare insieme, a dialogare e a confrontarci, specie in un momento in cui sono stravolti certi valori e in cui è dilagante in tutto il mondo un’ondata di antisemitismo e di odio cui da tempo non si assisteva».

L’accensione a Manduria

La luce di Chanukkah è passata anche dalla cittadina di Manduria, in provincia di Taranto, dove varie persone si sono raccolte attorno a un candelabro in un’abitazione privata. Israelini, francesi, uno svedese. Per Disegni, «è matura l’idea di dar vita a una sezione in Puglia, nell’area Taranto-Manduria».