LIBANO – Un volo “sospetto” mentre Hochstein annuncia il suo arrivo

Una delegazione iraniana atterrata all’aeroporto internazionale di Beirut avrebbe tentato di impedire agli agenti di sicurezza libanesi di perquisire l’aereo su cui viaggiava. Lo riporta il quotidiano locale An-Nahar, segnalando lo “stato d’allerta” decretato dopo la diffusione della notizia della presenza a bordo di finanziamenti riservati a Hezbollah. Un tema già sollevato alcune ore prima dal quotidiano saudita Al-Hadath, che citando fonti occidentali ha sostenuto l’esistenza di un piano del regime di Teheran per trasferire alcuni milioni di dollari al “Partito di Dio” con questa modalità.
La prossima settimana è atteso a Beirut anche l’inviato speciale Usa Amos Hochstein, con l’obiettivo di rafforzare il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele entrato in vigore a fine novembre. Un accordo fragile, fa capire tra gli altri il Times of Israel, segnalando la denuncia delle forze di difesa israeliane di «un aumento delle violazioni» da parte di Hezbollah. Secondo l’accordo, i terroristi libanesi dovranno ritirarsi a nord del fiume Litani, permettendo così il ritorno in sicurezza degli sfollati del nord d’Israele. Ma ancora ieri sera, riferisce il Times of Israel citando fonti dell’esercito, «aerei da combattimento hanno effettuato un attacco aereo nel sud del Libano, prendendo di mira lanciarazzi a medio raggio di una postazione di Hezbollah». È stato inoltre colpito «un altro lanciarazzi vicino a un sito di Hezbollah nella zona di Iqlim al-Tuffah, nel distretto di Nabatieh». Sirene, nella notte, anche a Gerusalemme. L’esercito ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen dagli Houthi. Mentre in giornata due razzi sono stati sparati dal nord di Gaza verso Sderot. Uno è caduto in un’area aperta, l’altro ha colpito il kibbutz Nir Am. Non ci sarebbero feriti.