PAGINE EBRAICHE – È in arrivo il numero di gennaio

Il 27 gennaio prossimo saranno 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Come ricordare e come far sì che dal ricordo germogli consapevolezza? Ottanta anni dopo, la sfida della Memoria è messa a dura prova dalle vicende del presente, da tante incognite e strumentalizzazioni aleggianti attorno al conflitto in Medio Oriente. Pagine Ebraiche di gennaio in distribuzione in questi giorni ha posto il quesito a sei presidenti di altrettante Comunità ebraiche italiane.
L’apertura del giornale è tutta incentrata sulla Memoria. Da Auschwitz parla la guida italiana Michele Andreola. «Per fare questo mestiere serve grande passione civica», spiega. Andreola ci porta anche nella vicina città di Oswiecim, camminando tra le cui strade «ci si può rendere conto di quanto vitale fosse l’ebraismo polacco». Una realtà dentro la quale ci guida per mano anche il musicista Francesco Lotoro, con un intervento su “La memoria musicale e la storia del tarlo dispari”. Pagine Ebraiche anticipa anche alcuni spunti dal tradizionale concerto per la Memoria in programma il 23 gennaio a Roma su iniziativa della Presidenza del Consiglio e dell’Ucei. La musica, sotto la guida del direttore d’orchestra Davide Casali, celebrerà il lascito di alcuni artisti ebrei perseguitati dal nazifascismo. No a una commozione istantanea dissociata dalla vita ebraica quotidiana, esorta il rabbino Roberto Della Rocca in una riflessione sul 27 gennaio, invitando a non rinchiudersi nel passato, perché «trarre lezione dal male per volgerlo in bene è uno dei più importanti imperativi ebraici».
Occhi puntati poi sulla sesta indagine sui dirigenti e sui professionisti delle comunità ebraiche europee a cura del Centro internazionale per lo sviluppo comunitario (JDC-ICCD). Anche l’Italia tra i paesi censiti e analizzati. I segreti per ripartire? «Coesione interna e apertura».
Nelle pagine dedicate ai libri si legge del legame tra religioni e ambiente, dell’età dell’oro degli ebrei egiziani, passando dal femminile nella mistica ebraica. Le pagine comunitarie si aprono con un sguardo su Palermo: nel capoluogo siciliano, a febbraio, sarà inaugurato il cantiere per la realizzazione della prima sinagoga dai tempi della cacciata degli ebrei dall’isola a fine Quattrocento. La presidente dell’Associazione Medica ebraica Rosanna Supino e le scuole ebraiche di Trieste e Torino invitano tutte le scuole ebraiche d’Italia a occuparsi di salute psicomotoria.
Da Gerusalemme, Michael Sierra racconta dello scontro in atto tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e la procuratrice Gali Baharav-Miara. Mentre da New York, Simone Somekh riflette sulle nomine del presidente eletto degli Usa Donald Trump. In Israele è anche tempo di ricostruzione dalle macerie del 7 ottobre. Al sud il motto è «Ripartiamo dai giovani», al nord è «Restituire la fiducia». Nella sezione Cinema si parla di Kafka’s Last Trial, l’ultimo film del regista israeliano Eliran Peled basato sul celebre Processo. Mentre in A Tavola è ripercorsa la storia dello chef romano Cesare Funaro, uno dei pilastri del kibbutz Sasa, e in Sport è presentata l’attività di una società calcistica multietnica con un’impronta ebraica, il milanese Sant’Ambroeus FC. In chiusura di mensile un intervento del rabbino Alexander Meloni su Tevet, “il mese del ritorno”.