MEMORIA – Campagna Claims “la cosa più importante”

Confinati nel ghetto di Lodz dal 1 aprile 1940, i Krell cercano di sopravvivere alla denutrizione, al freddo, agli aguzzini nazisti. Sono in quattro: la madre Esther e i tre figli Aron, Avraham Zvi e Moshe Itzhak. Zvi è il fratello di mezzo. «Era un calciatore bravissimo», ricorda Aron, il più piccolo dei tre, l’unico di tutta la famiglia a salvarsi nella Shoah. Il primo a morire è Zvi. «Aveva 17 anni e morì di fame e stenti. L’ultima cosa che mi disse fu: ‘Per favore, non dimenticarmi’». Parole mai dimenticate, racconta il 97enne Aaron in un video diffuso sui social media. Parole che hanno ispirato l’organizzazione Claims Conference a realizzare il progetto “I Survived Auschwitz: Remember This”. L’iniziativa, nata per commemorare l’anniversario della liberazione di Auschwitz, raccoglie le testimonianze video di 80 sopravvissuti. A tutti è stata posta la stessa domanda: «Qual è la cosa più importante che vuoi che ricordiamo della tua esperienza ad Auschwitz?». Aron ha ricordato l’appello di Zvi e il destino dell’altro fratello Moshe e della madre Esther, assassinati nel lager polacco. «So che molte persone non riescono a comprendere ciò che ho vissuto. Ma potete capire cosa significhi amare un fratello come io ho amato Zvi, potete immaginare il dolore insopportabile di perderlo e spero siate d’accordo che le lezioni della Shoah devono essere sempre ricordate», afferma Krell.
Secondo la Claims Conference, nata nel 1951 per sostenere i sopravvissuti, questo sarà probabilmente l’ultimo anno in cui l’organizzazione potrà «lanciare una campagna con la partecipazione di diversi testimoni ancora in vita e che possano ricordare gli orrori che sono avvenuti ad Auschwitz». Orrori, ha affermato il presidente della Claims, Gideon Taylor, che «nessun essere umano avrebbe mai dovuto sopportare, ma anche un male che nessun essere umano dovrebbe mai dimenticare».
Della campagna sui social media, diretta soprattutto ai giovani, fa parte anche Edith Bruck, scrittrice ungherese naturalizzata italiana, sopravvissuta bambina ad Auschwitz.

d.r.