MEMORIA – Nuove pietre d’inciampo a Siena e Firenze

Prosegue l’installazione delle pietre d’inciampo in tutta Italia. Oggi a Firenze è stata inaugurata la prima di molte pose promosse dalla Comunità Ebraica locale e dal Comune. La cerimonia si è svolta in via dei Pucci 2. Le prime Stolpersteine fiorentine del 2025 ricordano quattro membri della famiglia Lascar: il capofamiglia Umberto Lascar, nato a Lucca nel 1883 da una famiglia di origine livornese; la madre Ada Procaccia Lascar, nata a Livorno nel 1885 e figlia del chazan (cantore) della sinagoga di Siena; e le loro due figlie, Wanda (nata a Siena nel 1923) e Luciana (nata a Siena nel 1925).
Wanda e Luciana, come ricostruito da Sandro Servi in una biografia diffusa per l’occasione, erano attive nel Comitato di assistenza clandestino ebraico-cristiano, organizzato per aiutare «specialmente i molti ebrei stranieri che arrivavano a Firenze e non avevano mezzi di sussistenza né un luogo dove abitare». Le sorelle Lascar furono arrestate durante una retata nazifascista che il 26 novembre 1943 fece irruzione nella sede dell’Azione Cattolica in via dei Pucci. In quell’occasione furono catturati anche il rabbino capo Nathan Cassuto, una figura di spicco del comitato clandestino, e altri membri del gruppo. Come Rav Cassuto, anche l’intera famiglia Lascar fu poi assassinata nella Shoah.
In queste ore, nuove pietre d’inciampo sono state posate anche a Siena. La prima di sette è stata dedicata a Ubaldo Belgrado, orologiaio nato nel 1891, con una cerimonia in via della Diana 35. Il testo a lui dedicato è stato letto dal nipote Gabriele Veneziano, celebre fisico italiano giunto da Ginevra per l’occasione. Da Israele sono invece arrivati i pronipoti di Gino Sadun e Adele Ayò, commemorati con una pietra ciascuno in viale Cavour 142.