ISRAELE – Bibi fra Smotrich e Hamas: tregua congelata?

L’accordo è stato annunciato dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, dal presidente uscente Joe Biden, dai mediatori del Qatar e dell’Egitto, ma la firma definitiva per un cessate il fuoco a Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi non è ancora arrivata. Il gabinetto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dovuto riunirsi in mattinata per approvarlo, ma qualcosa è andato storto. Dall’ufficio del premier è uscita una nota: «Hamas sta cercando di tirarsi indietro dagli accordi». Secondo l’entourage di Netanyahu, il gruppo terroristico avrebbe avanzato all’ultimo minuto nuove richieste e questo avrebbe bloccato il voto del governo di Gerusalemme sull’intesa. Hamas sostiene però di non aver cambiato posizione e di voler dare seguito all’accordo.
In attesa di sciogliere questi nodi, il premier Netanyahu deve anche rispondere alle richieste del partito di estrema destra Sionismo religioso. Il suo leader, Bezalel Smotrich, ha annunciato di voler sostenere l’intesa con Hamas solo nel caso in cui, dopo la prima fase (42 giorni), ci sarà un ritorno ai combattimenti. Se non accadrà, Sionismo religioso lascerà la coalizione, aprendo la crisi di governo. «Qualsiasi impegno di Netanyahu nei confronti dei suoi partner politici per tornare a combattere dopo la prima fase è considerato una violazione dell’accordo. Questo potrebbe far fallire la prima fase dell’accordo», ha chiarito una fonte impegnata nei negoziati all’emittente israeliana Kan.