BOLOGNA – De Paz: Bene sindaco su bandiera israeliana, mantenere la rotta
C’è voluta l’entrata in vigore della tregua tra Israele e Hamas perché il sindaco di Bologna Matteo Lepore decidesse di affiancare la bandiera israeliana a quella palestinese che da mesi sventolava all’esterno del palazzo comunale. Un gesto “distensivo” concretizzatosi nelle scorse ore, non senza polemiche interne al governo della città. «Lo accogliamo positivamente», dice a Pagine Ebraiche il presidente della Comunità ebraica cittadina Daniele De Paz, che ha più volte contestato al sindaco quella scelta di parte e appena una settimana fa sostenuto l’esistenza di una «correlazione» tra l’ostensione del vessillo palestinese e il clima da cui sono scaturite le violenze di via dei Gombruti, fin sotto la sede della Comunità. «Sono mesi che chiediamo la rimozione di quella bandiera perché divisiva», spiega De Paz. «Il sindaco ha scelto una strada diversa, che va comunque nella direzione di rasserenare l’ambiente. Ora però va gestita e supportata, perché arrivati a questo punto non si torna indietro». Guardia alta insomma contro chi sta cercando di alzare di nuovo la tensione, avverte De Paz. Già ieri se ne è avuto un primo saggio, con centinaia di manifestanti propal accorsi sotto Palazzo d’Accursio per protestare contro l’iniziativa e uno striscione in cui si accusavano i vertici dell’amministrazione comunale di asservimento ai «sionisti». Non sono comunque mancate le reazioni positive, aggiunge De Paz, «e certo non è un caso che tutto questo avvenga a pochi giorni dal 27 gennaio: si preannuncia in ogni caso una giornata non facile da gestire, anche a livello di università e licei». Ormai, riflette De Paz, «a Bologna e non solo si sta imponendo un’agenda che chiede “un aggiornamento” sulla Memoria, perché il vero genocidio non sarebbe più la Shoah, ma quello messo in atto da Israele contro i palestinesi; non mi sorprenderei, il 27 gennaio, di assistere a delle manifestazioni contro il Giorno della Memoria».
a.s.