MEMORIA – Dal libro al film, la storia di Giulia Spizzichino

Devo raccontare ciò che è stato, non può cadere tutto nell’oblio».
È stato questo impegno a spingere Giulia Spizzichino (1926-2016) verso la Memoria attiva. Per anni una delle più determinate voci di Memoria a Roma ha spiegato nelle scuole come scampò al rastrellamento del 16 ottobre 1943 e poi all’eccidio delle Fosse Ardeatine, ma anche dei suoi 26 familiari assassinati dai nazifascisti e di come la sua determinazione fu essenziale per far estradare e inchiodare alle proprie responsabilità il criminale nazista Erich Priebke.
Spizzichino ne ha parlato anche in un libro uscito nel 2013 per Giuntina, La farfalla impazzita, scritto con il generale dei Carabinieri Roberto Riccardi. La notizia è che dal libro è nato ora un prodotto televisivo, su iniziativa di 11 Marzo Film in collaborazione con Rai Fiction e sotto la direzione di Kiko Rosati. Rai 1 lo trasmetterà nella prima serata di mercoledì 29 gennaio. La farfalla impazzita, sul piccolo schermo, è Elena Sofia Ricci.
«Ho letto il libro. Ho visto tantissime interviste di Giulia Spizzichino», ha dichiarato l’attrice nel corso di una conferenza stampa alla quale è tra gli altri intervenuta la vicepresidente della Comunità ebraica romana Antonella Di Castro. «Nelle interviste, oltre a cogliere le sue parole, ho colto il suo sguardo, fisso non nel vuoto, ma nel suo passato. Lei i morti di cui parlava, li vedeva».