ISRAELE – Corsa a tre per il posto di capo di stato maggiore

Al via le interviste dopo l’annuncio delle dimissioni di Herzi Halevi

Dopo le dimissioni di Herzi Halevi, capo dell’esercito israeliano, il ministro della Difesa Israel Katz ha nominato tre alti ufficiali come candidati alla guida delle forze armate. I maggiori generali Amir Baram, Eyal Zamir e Tamir Yadai saranno intervistati nei prossimi giorni per definire il successore.
Halevi ha annunciato il suo passo indietro, assumendosi la responsabilità dei fallimenti nella prevenzione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Lascerà il 6 marzo dopo poco più di due anni di servizio. Katz ha dichiarato che il processo di selezione del successore sarà rapido, vista la necessità di affrontare le attuali sfide di sicurezza: da Gaza, dove è in corso la tregua e si attende per giovedì il rilascio di altri ostaggi tuttora nelle mani di Hamas, alla Cisgiordania, dove nel nord è ancora in corso un’ampia operazione antiterrorismo.
Tra i candidati a guidare l’esercito, Eyal Zamir è considerato il favorito. Direttore generale del Ministero della Difesa dal 2023, Zamir ha una lunga esperienza operativa e strategica. Tra il 2012 e il 2015 è stato segretario militare del premier Benjamin Netanyahu, per poi guidare il Comando Meridionale delle Israel Defence Forces, dove ha gestito le tensioni con Hamas al confine di Gaza. Ha poi ricoperto il ruolo di vicecapo di stato maggiore, incarico oggi affidato a un altro candidato, Amir Baram, che ha iniziato la carriera militare nella Brigata Paracadutisti. Tra il 2019 e il 2022 Baram è stato a capo del Comando Settentrionale, supervisionando le operazioni lungo il confine con il Libano. Baram ha recentemente chiesto di lasciare il suo incarico, dichiarando apertamente il desiderio di sostituire Halevi alla guida dell’esercito.
L’ultimo candidato, Tamir Yadai ha iniziato nella Brigata Golani, ricoprendo il ruolo di comandante durante la Seconda guerra del Libano nel 2006. È stato capo del Comando del Fronte Interno, coordinando le operazioni durante la pandemia di Covid-19. Nel 2020 è diventato capo delle Forze di Terra, supervisionando le operazioni delle truppe a terra durante la guerra iniziata il 7 ottobre 2023.