ISRAELE – Liberi cinque ostaggi thailandesi

Quando il 7 ottobre i terroristi palestinesi hanno attaccato le comunità israeliane vicino al confine, hanno ucciso e rapito anche decine di lavoratori stranieri. Tra i sequestrati a Gaza, 31 avevano cittadinanza thailandese. 23 sono stati rilasciati in un accordo a fine 2023. Dopo 482 giorni, altri cinque hanno ritrovato oggi la libertà: Pongsak Thaenna, Sathian Suwannakham, Watchara Sriaoun, Bannawat Seathao e Surasak Lamnao. Il loro rilascio fa parte di un accordo separato tra il governo thailandese e Hamas. «Abbiamo tutti aspettato a lungo questo momento», ha commentato la premier thailandese Paetongtarn Shinawatra, ringraziando i paesi mediatori e Israele per «l’assistenza nel garantire il ritorno in sicurezza di queste cinque persone».
«Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe finalmente arrivato. Tutto per molto tempo è stato troppo tranquillo», ha commentato alla Bbc dalla Thailandia Wilas Thaenna, padre di Pongsak. Sempre alla Bbc la madre di un altro ostaggio liberato, Watchara, ha affermato tra le lacrime di voler solo «abbracciare mio figlio e dirgli che mi manca molto. Anche sua figlia, Nudee, era felice. Ha pregato ogni giorno per il ritorno del suo papà».
I cinque sono stati fotografati insieme e ora riceveranno le cure negli ospedali israeliani. Una volta fatti gli accertamenti, ha spiegato la premier Shinawatra, verranno rimpatriati. La Thailandia, ha concluso Shinawatra, «chiede che tutti gli ostaggi rimanenti, compreso un cittadino thailandese, vengano rilasciati al più presto, in modo che possano tornare in patria e dalle loro amate famiglie». Nelle mani di Hamas c’è ancora un ostaggio thailandese in vita, mentre due sono stati dichiarati morti. In tutto il 7 ottobre sono stati assassinati dai terroristi 39 lavoratori provenienti dal paese del Sud-est asiatico.