LIBRI – Da Myriam a Magda, nove eroine della libertà

C’è l’ebrea romana Anna Del Monte, che nel Settecento resistette al tentativo della Chiesa di convertirla con la forza. C’è Amelia Pincherle Rosselli, prima drammaturga italiana e madre dei due martiri del fascismo Carlo e Nello. C’è Ada Sereni, figura apicale della rete per l’emigrazione clandestina di numerosi scampati alla Shoah verso le coste dell’allora Palestina mandataria. E c’è Golda Meir, prima donna premier dello Stato d’Israele.
Sono alcune delle nove donne ebree di cui scrive nel suo nuovo libro la giornalista Elisabetta Fiorito. Pubblicato dal Sole 24 Ore, Eroine della libertà compendia la vita di figure affascinanti vissute in epoche diverse, ciascuna portatrice di un messaggio universale.
Otto storie si riferiscono a personaggi realmente vissuti. Una invece è inventata, anche se verosimile. È quella di Myriam, una donna del Ghetto di Roma che assiste al rogo di Giordano Bruno in Campo de’ Fiori, dove già erano bruciate le pagine del Talmud alcuni anni prima. Oltre a quelle già citate Fiorito tratteggia le biografie di Gracia Mendes, Hedy Lamarr e Rita Levi-Montalcini e omaggia anche la donna che ha conosciuto più da vicino, sua suocera Magda Journo. La sua storia è quella dei tanti ebrei libici costretti all’esilio forzato nel 1967 ma capaci di rigenerare altrove vita e speranza. Negli ultimi tempi, prima di morire, aveva smarrito un po’ di lucidità. E questo, riflette Fiorito, è stata alla fine una benedizione perché «non ha mai sentito parlare del pogrom del 7 ottobre, del massacro di ragazze, bambini, giovani e vecchi, degli stupri, degli ostaggi, delle esecuzioni a sangue freddo» e neppure che «i suoi nipoti israeliani sono dovuti partire di nuovo per la guerra provocata da Hamas e che molti soldati sono morti».
Eroine della libertà sarà presentato giovedì 6 febbraio alle 18.30 a Roma, al Centro ebraico il Pitigliani. Alle nove donne del libro, nelle stesse ore, se ne affiancherà un’altra. La sera precedente esordirà infatti alla Sala Umberto di Roma “Elena, la matta”, spettacolo di cui Fiorito firma la drammaturgia. Il lavoro teatrale è ispirato al libro La matta di piazza Giudia (ed. Giuntina) di Gaetano Petraglia e racconterà la vicenda di Elena Di Porto, eroina antifascista che si batté contro le squadracce in camicia nera e fu arrestata nel rastrellamento del 16 ottobre 1943.