MILANO – Alla Statale il racconto della vera Israele

«Adesso ci troviamo in una fase molto delicata: le occupazioni più plateali si sono fermate, ma il problema non è scomparso, è semplicemente nascosto. Dobbiamo essere bravi a mantenere alta la guardia e a proseguire su questa linea. Vogliamo aiutare i rettori e sostenerli per tenere fuori dalle nostre università i violenti e chi danneggia la libertà degli studenti», spiega Pietro Balzano a Pagine Ebraiche, tra i promotori dell’evento organizzato oggi all’Università Statale di Milano Vogliamo Studiare! Contro le occupazioni violente e l’odio per Israele. L’iniziativa è parte del percorso iniziato con la presentazione da parte di Balzano nel giugno 2024 del Manifesto Nazionale per il Diritto allo Studio: una denuncia del clima di intimidazione antisemita e anti-israeliano nelle facoltà italiane emerso dopo il 7 ottobre 2023 e la guerra a Gaza.

Assieme ad altri quattro studenti italiani Balzano si è recato di recente in Israele per toccare con mano la realtà. La loro esperienza è al centro dell’evento odierno organizzato assieme all’Unione giovani ebrei d’Italia (Ugei), Studenti per Israele, Studenti per le Libertà, Siamo Futuro Milano e Studenti Liberali. Evento contestato da un gruppetto pro palestinese.
«Vedere con i nostri occhi ci ha permesso di superare pregiudizi e false narrazioni. È bastato il tragitto dall’aeroporto a Tel Aviv per smontare l’accusa di apartheid in Israele: il nostro tassista era palestinese e ci ha raccontato di come molti suoi connazionali provenienti da Gaza e dalla Cisgiordania lavorino regolarmente in Israele», afferma Balzano. Nelle università, aggiunge, «abbiamo incontrato studenti di ogni background, tra cui drusi e donne che indossano il velo, tutti liberi di esprimersi e di frequentare le lezioni. Abbiamo parlato con ragazzi che, dopo il 7 ottobre, sono stati richiamati come soldati e che ora sono tornati a studiare. Abbiamo visto quanto le narrazioni di alcuni in Italia siano distanti dalla realtà».

David Fiorentini: atenei più tranquilli ma…
Tornando agli atenei italiani, David Fiorentini, consigliere Ugei, sottolinea come il clima contro Israele si sia relativamente calmato grazie alla situazione sul terreno, con il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. «Rispetto allo scorso anno accademico, quando le segnalazioni di episodi di disagio da parte di studenti israeliani o ebrei italiani erano frequenti, negli ultimi mesi la situazione sembra più tranquilla, anche se non risolta. Tuttavia, si tratta solo di un’infezione latente: se il cessate il fuoco dovesse interrompersi, i collettivi potrebbero tornare a protestare con forza».
Come rappresentante del mondo giovanile ebraico, aggiunge, «vorremmo trovare una soluzione sostenibile per gestire questa situazione, senza dover assumere il ruolo di poliziotti all’interno delle università. È necessario monitorare le associazioni che promuovono l’odio e verificare, ad esempio, da dove ottengano i loro fondi. L’evento di oggi non ha un patrocinio ufficiale, ma è stato regolarmente autorizzato. A differenza di altri gruppi, noi richiediamo sempre i permessi e il fatto che l’università ci abbia concesso lo spazio senza problemi è un segnale positivo. Penso sia la prima volta in quindici mesi che la Statale ospita un evento simile».
Un altro aspetto importante, prosegue Fiorentini, riguarda il supporto agli studenti israeliani in Italia. «Cerchiamo di coinvolgerli affinché non si sentano soli. In città come Pavia, Parma o Messina gli studenti israeliani si sentono spesso isolati. Per questo motivo, l’Ugei, insieme all’ambasciata e ad altre associazioni giovanili, lavora per creare occasioni di incontro e farli sentire più a casa, nei limiti delle nostre possibilità».
Balzano e Fiorentini poi ribadiscono l’invito a tutte le liste studentesche, indipendentemente dal loro orientamento politico, affinché partecipino e supportino il loro manifesto. «Si tratta di un messaggio che va oltre i colori politici e che sempre più gruppi stanno riconoscendo come valido e degno di sostegno», conclude Fiorentini.

d.r.