USA – Dal futuro di Gaza all’Iran, Netanyahu incontra Trump
Nella sera di martedì, il presidente USA Donald Trump accoglierà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca. Netanyahu sarà così il primo capo di governo estero a incontrare Trump nello Studio Ovale dal suo ritorno alla presidenza.
L’incontro avrà un’importanza strategica sia per Washington che per Gerusalemme, con i due leader impegnati a discutere una serie di dossier chiave, tra cui la sicurezza regionale, la cooperazione militare e la transizione alla fase due dell’accordo sugli ostaggi. Secondo i media israeliani, Netanyahu cercherà un chiaro sostegno da parte degli Stati Uniti per la ripresa delle operazioni militari contro Hamas in caso il gruppo terroristico non rispetti i termini della tregua o non si impegni nei nuovi negoziati. Le trattative per la fase due della tregua sono appena agli inizi e Netanyahu deve fare i conti con le resistenze interne al suo governo. Dall’estrema destra, parte della sua coalizione, è arrivato anche oggi un chiaro avvertimento: se i combattimenti contro Hamas non riprendono, l’esecutivo cadrà.
Parallelamente, l’amministrazione Trump ha già ribadito la sua posizione: Hamas non può continuare a governare Gaza dopo la fine del conflitto. Questo punto, sostenuto anche dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e dal segretario di stato Marco Rubio, potrebbe complicare i colloqui sulla fase due dell’accordo. In queste settimane il gruppo terroristico, anche con il circo mediato organizzato a ogni rilascio di ostaggi, ha cercato di mostrare al mondo come abbia ancora il pieno controllo della Striscia di Gaza.
Oltre alla questione del futuro dell’enclave palestinese, l’agenda dell’incontro tra i due leader includerà il rafforzamento delle relazioni bilaterali e il consolidamento delle intese con i Paesi arabi alleati, molti dei quali condividono la necessità di un nuovo assetto politico per Gaza. L’obiettivo dichiarato di Trump è quello di arrivare a una normalizzazione dei rapporti tra Israele e Arabia Saudita. Ma Riad insiste perché, prima di ogni percorso diplomatico, si avvii il processo per la costituzione di uno stato palestinese. Opzione esclusa al momento da Gerusalemme.
Un altro tema chiave del vertice a Washington è il ruolo dell’Iran e il contenimento della sua influenza nel Medio Oriente. Netanyahu potrebbe chiedere a Trump un ulteriore inasprimento delle sanzioni economiche e un impegno più deciso nel contrastare le operazioni iraniane in Siria, Libano e Yemen.
(Nell’immagine, l’incontro tra Trump e Netanyahu del novembre 2024)