LA MOSTRA – Case di Memoria, da Ferrara a Gießen

La mostra Remembr-House/Case di Memoria, realizzata dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, continua a girare l’Europa e da oggi è esposta per tre settimane nella città tedesca di Gießen, gemellata dal 2003 con Ferrara. Il messaggio resta lo stesso dei precedenti allestimenti: partendo dai sequestri delle abitazioni dei cittadini ebrei colpiti in Italia dalle leggi razziste, l’obiettivo è stimolare una riflessione sulla casa come «diritto inalienabile dell’uomo».
Remembr-House «è un un progetto di didattica della Shoah che ha al centro la casa e la sua privazione», ha affermato il direttore del Meis Amedeo Spagnoletto. «In questi due anni», ha poi spiegato, «abbiamo organizzato formazioni in presenza e online per insegnanti, archivisti, musei, associazioni e abbiamo fatto tantissimi laboratori con i ragazzi dai 13 ai 19 anni dedicati al diritto alla casa, alla storia della Shoah e all’importanza che gli oggetti, piccoli o grandi, hanno nella nostra storia personale». Al suo fianco c’era il sindaco Frank-Tilo Becher, che ha ricordato come la storia di Gießen sia «indissolubilmente legata alle attività e ai destini degli ebrei residenti qui, che hanno avuto un ruolo importante nel plasmarla: molti di loro hanno dato un contributo rilevante alla prosperità e alla vita culturale e scientifica».