TRANI – «Un logo per riconoscere la giudecca»

Gli ebrei vissero a Trani sin dall’epoca romana e vi rimasero fino al 1541, l’anno della loro definitiva espulsione. La loro vita ruotava attorno alla giudecca e alle sue quattro sinagoghe, due delle quali sopravvissute alle intemperie della storia. Una, la Scolanova, è tornata all’originaria funzione nel 2005. L’altra, la sinagoga grande, ospite la sezione ebraica del museo diocesano.
Posta tra la cattedrale e il porto, l’area della giudecca sarà presto valorizzata. Se ne è parlato nel corso dell’evento “Progetto Trani ebraica”, con la partecipazione dell’amministrazione locale, della Comunità ebraica di Napoli e della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. “Giudecca di Trani” è da oggi anche un logo, affidato alle aziende di comunicazione Frankenstein srl di Firenze e Contesto srl di Barletta. Accompagnerà i vari progetti predisposti e in preparazione. «C’è al momento un problema di riconoscibilità della giudecca», ravvisa l’architetto Giorgio Gramegna, curatore della sezione ebraica del museo diocesano. «Per colmare questa lacuna sarà avviato un investimento a livello di cartellonistica e installazioni, portando l’attenzione su luoghi noti e su altri meno conosciuti. Agiremo anche nelle scuole, con laboratori per classi e interclassi». In aula, annuncia Gramegna, «svolgeremo un’introduzione alla conoscenza della giudecca, dell’ebraismo a Trani e dell’alfabeto ebraico». Le scuole superiori saranno anche coinvolte nell’utilizzo del logo e delle sue possibili applicazioni «grafiche, scultoree e multimediali»