CASALE – Le foto di Bonetti per la Memoria e contro l’indifferenza

Al complesso ebraico di Casale Monferrato è stata inaugurata “Normale”, mostra fotografica di Flavio Bonetti sul tema della Memoria. La mostra, curata da Daria Carmi e Marco Porta, sarà visitabile a ingresso libero fino al 4 maggio ed è inserita nel circuito della Biennale di Fotografia Monfest. Oltre all’autore è stata presentata tra gli altri dal sindaco Emanuele Capra, dal direttore del Museo di Arte e Storia Ebraica Antica di Casale Claudia De Benedetti e da Maria Teresa Cerretelli, direttore del Monfest.
Tutto nasce nel 1995, da un cortometraggio concepito per commemorare i 50 anni dalla chiusura dei campi di sterminio. Un lavoro che, nel tempo, si è trasformato in una riflessione su cosa siamo disposti a considerare “normale” oggi, in un mondo in cui le notizie ci scorrono davanti sempre più vorticose. «All’epoca ci siamo chiesti come sia stato possibile che un popolo intero fosse complice della tragedia della Shoah: la risposta è stata che quella tragedia era frutto, non di un manipolo di psicopatici, ma del lavoro quotidiano di una moltitudine di piccoli impiegati. La consapevolezza della responsabilità individuale era bassissima», ha dichiarato Bonetti inaugurando l’allestimento. «Trent’anni dopo la domanda che tiene insieme questo nuovo allestimento riguarda la nostra condizione di spettatori dell’epoca in cui viviamo. Saltiamo da un teatro a un altro senza avere esperienze dirette».
Il richiamo ai teatri che osserviamo indifferenti si riflette in mostra nelle gigantografie della serie Il Grande Carro, colme di oggetti che compongono sapienti scenografie, e in Paesaggi familiari, installazione composta da centinaia di ritratti di minuscole dimensioni. Come i ritratti “normali” che si trovano in ogni casa, muti testimoni del tempo che passa.

Alberto Angelino