LIBRI / TU BISHVAT – L’odissea dei semi

Con un soffio, tra fuoco e fiamme, a quattro zampe, a pelo d’acqua, in un batter d’ala ma anche con gli esseri umani. Sono alcuni dei modi di dispersione dei semi, descritti da Cruschiform ne L’Odissea dei semi (152 pagine, 18,90 €), la sua ultima opera pubblicata per i tipi di Ippocampo. Cruschiform è il nome d’arte di Marie-Laure Cruschi e proprio a cavallo fra l’arte e la scienza si colloca il suo libro dedicato agli “astuti stratagemmi” sviluppati nel corso di centinaia di milioni di anni dalle piante «per permettere ai loro discendenti di emanciparsi e di disperdersi». Esistono dunque semi «leggeri e minuscoli» che si affidano al vento e quelli che viaggiano per migliaia di chilometri perché hanno imparato a stare a galla. E poi quelli specializzati ad attirare gli uccelli e quelli ancora che hanno stretto «un patto di ferro con le formiche». Un mondo altamente specializzato che l’autrice rende ancor più affascinante grazie alle sue illustrazioni senza tempo. Nel libro non ci sono fotografie ma immagini che riproducono con grande precisione i semi delle piante a noi ben conosciute – dal carciofo alla carota, dal riso alla castagna – a quelle una volta considerate esotiche ma diventate “di casa”, come l’avocado, fino all’albero del viaggiatore del Madagascar. E poi ancora c’è il seme più grande (due metri), quello più quello più longevo (1300 anni) quello più pesante (20 chili) e quello così leggero che ce ne vogliono 100 mila per arrivare a un grammo di peso. Un libro che porta la natura in casa e che si può sfogliare a ogni età.