Perché tutte le nostre scuole dovrebbero occuparsi di salute psicomotoria: un rapporto

Avete mai sentito parlare di disfasia, disgrafia, discalculia, dislessia e difficoltà specifiche dell’apprendimento? O di bambini non violenti, ma agitati e impulsivi? O più semplicemente di bambini con poca voglia di prestare attenzione all’insegnante o di terminare un compito? Queste manifestazioni sono tutte sintomo di quello che viene definito “disagio psicomotorio”. È inutile dire a questi bambini di controllarsi di più, di stare fermi o di stare più attenti: il problema è nei meccanismi/ processi mentali che sono oltre la loro coscienza, la loro volontà e il loro controllo. Parole, premi e punizioni non aiuteranno il bambino. Invece un intervento terapeutico basato su attività sensori- motorie/prassiche può aiutare il bambino ad organizzarsi e ad affrontare più facilmente le situazioni quotidiane che gli si presentano.
Oggi si fa molta attenzione al disagio psicomotorio, che nell’infanzia può essere di vari tipi e di vari gradi. Anche i gradi più lievi non vanno trascurati, perché potrebbero portare a una difficoltà di inserimento dei nostri bambini nella vita scolastica e nel rapporto con gli amici. Tale disagio può essere all’origine di gravi problemi sul piano sociale e divenire un disturbo psichiatrico ancora più serio.
La diagnosi precoce e di un intervento tempestivo in età prescolare possono migliorare significativamente le capacità adattive e comunicative dei bambini, riducendo l’impatto di eventuali disturbi nel corso della crescita e aumentando notevolmente la “funzionalità” dell’individuo nel corso della stessa. Un approccio collaborativo e continuo tra genitori, insegnanti e specialisti porta a ottimi risultati, come dimostrato dalla letteratura scientifica.

Il progetto dell’AME
Per questi motivi l’Associazione Medica Ebraica (AME), in collaborazione con “Villa Santa Maria”, Centro Multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Tavernerio (Como), ha proposto a UCEI e alle scuole ebraiche italiane il progetto “La Salute Psicomotoria” con l’obiettivo di promuovere la salute psicomotoria dei bambini attraverso una combinazione di formazione per gli insegnanti e valutazione diretta dei bambini. Il progetto è stato finanziato con i fondi dell’8×1000. Hanno aderito le scuole ebraiche dell’infanzia di Torino (Colonna e Finzi) e di Trieste (Istituto Comprensivo Morpurgo – Tedeschi) durante l’anno scolastico 2023/24 ma la speranza dell’AME è che tutte le scuole ebraiche possano partecipare. L’équipe di Villa Santa Maria, coordinata dalla dott.ssa Eleonora Castagna (Responsabile Terapisti della Riabilitazione dell’istituto) comprendeva la dottoressa Marina Finzi (medico specialista in neuropediatria e ispiratrice del progetto), una psicologa dello sviluppo, una logopedista e terapisti della neuropsicomotricità.
Gli insegnanti sono stati dapprima aggiornati sui più recenti sviluppi scientifici allo scopo di identificare eventuali campanelli d’allarme sulle nuove attività sensori- motorie/prassiche e sull’affinamento delle competenze di comunicazione con le famiglie. Il rapporto con i genitori è un aspetto fondamentale per costruire un rapporto di fiducia e garantire un intervento educativo efficace e condiviso.
L’attività di osservazione ha coinvolto bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni; sono stati utilizzati diversi strumenti di valutazione, tra cui prove grosso-motorie, fino- motorie, valutazione morfosintattica e l’inventario fonemico. Capire in sostanza come il bambino si muove e come risponde a stimoli motori, mentali e logico- verbali.
Le relazioni delle osservazioni per ciascun bambino sono state condivise prima con le insegnanti e successivamente con le famiglie. Gli incontri con i genitori, avvenuti singolarmente, in remoto, nel totale rispetto della privacy di ciascuna famiglia, hanno rappresentato una parte cruciale del progetto.

La risposta delle scuole
I dirigenti e gli insegnanti coinvolti nel progetto si sono detti soddisfatti della formazione ricevuta e per l’aiuto alla individuazione di bambini con difficoltà nell’apprendimento.
Il progetto ha anche fornito indicazioni utili a continuare percorsi riabilitativi già in corso o monitorare alcune lievi criticità, con l’obiettivo di prevenire l’accentuarsi di eventuali difficoltà. Tra gli insegnanti e “Villa Santa Maria” è così nato un rapporto costruttivo: i dirigenti hanno chiesto di continuare tale collaborazione per l’anno scolastico 2024/25, in particolare con bambini di 2 e 3 anni (nido e prima infanzia).
I genitori hanno dimostrato interesse, collaborazione, coinvolgimento, fiducia e, anche loro, soddisfazione. Dal canto suo l’équipe di “Villa Santa Maria” si è detta disponibile per incontri anche con singole famiglie che desiderino informazioni o chiarimento per i loro figli (www.villasmaria. org).
AME, i dirigenti scolastici e tutte le persone coinvolte sono convinte che collaborazioni di tale livello possano essere delle occasioni da non perdere per qualsiasi istituzione scolastica.
Noi partecipanti abbiamo anche molto apprezzato la vicinanza dell’ente “Villa Santa Maria” e del suo personale, che in questi momenti difficili per la popolazione ebraica di tutto il mondo, ci ha fatti sentire meno soli.

Rosanna Supino (Presidente AME) e i dirigenti dell’Istituto Comprensivo Morpurgo – Tedeschi di Trieste, Nathan Neumann, e della scuola ebraica dell’infanzia Colonna Finzi di Torino, Irene Cottura