ISRAELE – Confermato l’attacco su Damasco, sdegno per il nuovo rapporto dell’Onu

«Nessuna impunità per il terrorismo islamico a Damasco e in qualunque altro posto». L’ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, confermando il raid delle scorse ore contro la capitale siriana. Nell’azione, riporta la stampa locale, sarebbe stato colpito un centro di comando della Jihad islamica. Circostanza smentita da un portavoce del gruppo terroristico, secondo il quale sarebbe stata bombardata «una casa vuota».
Mentre Israele attaccava Damasco, un nuovo “attacco” contro lo Stato ebraico era sferrato dalle Nazioni Unite attraverso un rapporto della sua commissione d’inchiesta in cui si accusa Gerusalemme di aver compiuto atti deliberati di “genocidio” contro la popolazione civile di Gaza «intenzionalmente attaccando e distruggendo» il principale centro di fertilità della Striscia e bloccando l’accesso ai farmaci per gravidanze e cure.
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanahu ha reagito con sdegno, definendo il Consiglio per i diritti umani dell’Onu «un circo anti-israeliano, un organismo antisemita, corrotto, sostenitore del terrorismo e irrilevante». Un plauso all’Onu è stato invece indirizzato dai terroristi di Hamas, a detta dei quali «il rapporto conferma quanto accaduto sul campo: genocidio e violazioni di tutti gli standard umanitari e legali».
Dagli Stati Uniti arriva un’altra notizia: la Casa Bianca avrebbe deciso di rimuovere Adam Boehler dall’incarico di inviato Usa per gli ostaggi dopo le reazioni negative suscitate in Israele dal suo negoziato diretto con Hamas. Lo riporta il sito Jewish Insider, citando fonti del partito repubblicano.