MILANO – Fiducia e spiritualità, torna la rassegna Soul

Milano si prepara ad accogliere la seconda edizione di Soul, il Festival della spiritualità promosso dall’Università Cattolica e dall’Arcidiocesi di Milano. Quest’anno il tema centrale sarà la fiducia, concetto, scrivono gli organizzatori, «che attraversa le dimensioni più intime e collettive dell’esistenza: la fiducia negli altri, nel futuro, nelle relazioni e nella possibilità di costruire insieme un mondo migliore».
Ad aprire la rassegna sarà domani (19 marzo, ore 18.00), presso l’Università Cattolica, uno degli scrittori israeliani più amati dal pubblico italiano, David Grossman. In questa fase della ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas, Grossman, apprezzata voce del dibattito sul Medio Oriente, porterà il suo sguardo sulla necessità di mantenere aperta la via del dialogo, anche nei momenti più bui, con un intervento intitolato “La fiducia fragile”.
Al Memoriale della Shoah
Tra i protagonisti della rassegna sarà anche quest’anno il Memoriale della Shoah, luogo simbolo della memoria cittadina. Qui domenica 23 marzo alle 11.00, il rabbino capo di Milano, Alfonso Arbib terrà una lezione su “La manna nel deserto: fiducia, sicurezza e precarietà”. Il racconto biblico della manna, che nutrì il popolo d’Israele durante la traversata nel deserto, diventa un paradigma della condizione umana: vivere tra l’incertezza e la necessità di fidarsi, senza avere garanzie assolute.
Nel pomeriggio di domenica, alle 17.00, il Memoriale ospiterà poi l’incontro “Ho fiducia, nonostante tutto”, un dialogo tra il rabbino Roberto Della Rocca e il giornalista Aldo Cazzullo, accompagnato da letture della Bibbia ebraica e dalla musica di Manuel Buda. L’incontro esplorerà il significato della fiducia nella tradizione ebraica, intesa non come certezza assoluta, ma come un impegno a credere nel bene anche quando tutto sembra remare contro.
Dialogo tra religioni
Accanto agli eventi al Memoriale, la rassegna metterà anche a confronto le tre religioni monoteiste con un appuntamento alla Triennale di Milano, sempre domenica alle 11.00. “Figli di Abramo, quindi fratelli” è il titolo del confronto fra il vicario apostolico per l’Arabia meridionale Paolo Martinelli, il docente di teologia islamica Adnane Mokrani e il rabbino David Sciunnach. L’incontro prenderà spunto dall’Abrahamic Family House di Abu Dhabi, complesso che al suo interno ospita una chiesa, una moschea e una sinagoga.
d.r.
(Foto Fronteiras do Pensamento – Luiz Munhoz)