CALCIO – Italia e Israele ancora di fronte, come nel 2024

Le strade calcistiche di Italia e Israele si sono incrociate l’ultima volta lo scorso anno, in Nations League. Nel primo incontro in campo neutro, nella gara “casalinga” d’Israele disputata il 6 settembre a Budapest, gli azzurri vinsero per 2 a 1. Imponendosi una seconda volta il 14 ottobre, allo stadio Friuli di Udine, con un più netto 4 a 1. Curiosamente, torneranno a incontrarsi con uno schema quasi identico nel 2025: l’8 settembre in Israele, il 14 ottobre in Italia. A prevederlo è il calendario del gruppo I di qualificazione al Mondiale del 2026, il girone al quale l’Italia è stata assegnata dopo l’eliminazione per mano della Germania nei quarti di finale di Nations League. Prima di incontrare Israele — dovesse essere ancora in corso la guerra, il match dell’8 settembre sarà verosimilmente giocato in campo neutro — l’Italia debutterà il 6 giugno in casa della Norvegia, forse l’unica reale antagonista per la conquista del primo posto che vale l’accesso diretto al Mondiale (dove l’Italia manca dal 2014). Poche sulla carta le possibilità per Israele che stasera, nell’ungherese Debrecen, sfiderà proprio la Norvegia. Entrambe le squadre hanno vinto all’esordio. Israele ha battuto 2 a 1 l’Estonia, mentre la Norvegia ha avuto la meglio della Moldavia per 5 a 0.
Negli scorsi mesi la federazione calcistica norvegese ha sostenuto l’istanza presentata da quella palestinese per sospendere Israele dalla Fifa, istanza ancora oggetto di approfondimento ai vertici del calcio mondiale. La presidente della federazione di Oslo, Lise Klaveness, in alcune dichiarazioni alla vigilia dell’incontro ha affermato: «Dobbiamo giocare, ma questo non significa che non sosteniamo i palestinesi, anzi. Sosteniamo la loro denuncia alla Fifa, ma boicottare la partita non è la mossa giusta». Alcuni calciatori norvegesi hanno rivolto critiche molto dure a Israele per il conflitto a Gaza. Erling Haaland, la star del team scandinavo, non si è invece espresso: «Non credo, come calciatore, di dovere dire la mia su questo argomento».
a.s.
(Nell’immagine: un abbraccio a fine gara tra Luciano Spalletti e Ran Ben Shimon, allenatori rispettivamente di Italia e Israele)