ANTISEMITISMO – Usa: «Francesca Albanese incompatibile con ruolo all’Onu»

Francesca Albanese, attuale Relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, ha espresso «un antisemitismo virulento, demonizzando Israele e sostenendo Hamas». Per questo, denuncia in una lettera la missione degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Albanese non può essere riconfermata nel suo ruolo. Farlo, avvertono i diplomatici Usa, «dimostrerebbe che l’Onu tollera l’odio antisemita e il sostegno al terrorismo».
La richiesta ufficiale, indirizzata al segretario generale Antonio Guterres, arriva a pochi giorni dalla scadenza del mandato di Albanese. A sollevare per primo il tema negli Usa è stato il deputato Brian Mast, presidente della Commissione Esteri della Camera, che ha ribadito come l’incarico di Relatore speciale richieda imparzialità e indipendenza. Due qualità che Albanese non ha mai dimostrato, ha ribadito Mast.
Scelta nel 2022, l’italiana Francesca Albanese ha un passato e un presente di attacchi contro Israele e di commenti antisemiti, spiegava a Pagine Ebraiche nel luglio 2024 il direttore di Un Watch, Hillel Neuer. «Albanese abusa della sua posizione all’Onu per sputare incessantemente antisemitismo e propaganda a favore di Hamas, sui social media, in TV e nei suoi rapporti. Fa pressioni su altri funzionari delle Nazioni Unite affinché co-firmino le sue dichiarazioni, che vengono poi riportate da importanti giornali come il Guardian e persino citate da tribunali internazionali», ha sottolineato Neuer. «Ha negato, minimizzato e giustificato il massacro del 7 ottobre. Ha dichiarato che “l’America è soggiogata dalla lobby ebraica”. Ogni giorno di sua permanenza in carica non è altro che un’ombra sul Consiglio per i diritti umani e sulle Nazioni Unite».