ISRAELE – Ungheria lascia Cpi con il plauso di Netanyahu

L’Ungheria si ritirerà dalla Corte penale internazionale (Cpi) perché lo ritiene «un tribunale politico, come le decisioni su Israele hanno dimostrato». L’annuncio, nell’aria da giorni, è stato ufficializzato nel corso della conferenza stampa congiunta del primo ministro ungherese Viktor Orban e del suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu, in visita in questi giorni a Budapest e contro il quale la Cpi ha spiccato in novembre un mandato d’arresto, al pari dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. «Sono stato il primo ministro che ha firmato il documento di adesione alla Corte penale internazionale e ora ho firmato il documento per il ritiro», ha affermato Orban durante l’incontro con i giornalisti. «Stiamo combattendo contro l’Islam radicale, guidato dall’Iran, con ramificazioni come gli Houthi e Hezbollah. Stiamo combattendo contro l’Iran e contro la campagna omicida di Hamas che ci ha attaccati», ha dichiarato Netanyahu, il quale ha anche parlato di «asse del male da schiacciare» nell’interesse dell’Occidente stesso. «Alcuni paesi non lo capiscono, Orban sì». Secondo Netanyahu, che ha definito la Cpi «una organizzazione corrotta», l’Ungheria è stata la prima ma non sarà l’ultima a lasciare.