CANADA – Poilievre: «Chi commette crimini antisemiti sarà espulso»

Il Canada, come molte democrazie occidentali, ha registrato un preoccupante aumento di attacchi antisemiti dopo il 7 ottobre 2023. Sono state prese di mira sinagoghe, alcune scuole ebraiche sono state vandalizzate, nei cortei pro palestinesi sono risuonati slogan d’odio contro Israele e gli ebrei. Una spirale di violenza verbale e fisica che ha messo la comunità ebraica canadese in uno stato di allarme costante. Il leader del Partito conservatore, Pierre Poilievre, ha promesso negli scorsi giorni un cambio di rotta nel caso in cui il suo partito dovesse vincere le elezioni il prossimo 28 aprile: espulsione immediata per tutti gli stranieri che si rendono colpevoli di crimini antisemiti sul suolo canadese.
«Chi si trova qui con un visto turistico e infrange la legge sarà espulso dal paese», ha dichiarato Poilievre in un comizio a Ottawa. «Introdurremo leggi più severe contro atti di vandalismo, contro le marce dell’odio e contro gli attacchi basati sull’etnia e la religione». Secondo il candidato conservatore la comunità ebraica «si sente comprensibilmente sotto assedio», poiché queste manifestazioni d’odio e antisemitismo «sono diventati parte della vita canadese». Poilievre ha descritto la situazione attuale come un «caos devastante». Rivolgendosi alla comunità ebraica ha aggiunto: «Non siete soli. Avrete sempre un primo ministro pronto a difendere il vostro diritto a esistere, a esprimere la vostra identità e a vivere in sicurezza».
Il commento di Poilievre arriva dopo due attacchi incendiari negli ultimi mesi alla sinagoga Beit Tikvah di Montréal. Episodi che hanno spinto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar a chiedere a Ottawa «la posizione più dura possibile contro l’odio antiebraico». Il Canada ospita oggi una delle più grandi comunità ebraiche al mondo: 400mila persone, concentrate tra Toronto e Montréal.
Mark Carney, diventato capo del governo lo scorso 14 marzo al posto di Justin Trudeau, è finito nella bufera dopo aver risposto a un manifestante che accusava Israele di «genocidio in Palestina» con un «ne sono consapevole, per questo abbiamo imposto un embargo sulle armi». La frase ha scatenato la reazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha accusato Carney di «attaccare l’unico stato ebraico» e ha chiesto un immediato dietrofront. «Il Canada ha sempre difeso la civiltà. Carney dovrebbe fare lo stesso», ha commentato Netanyahu.
(Foto Ufficio stampa Pierre Poilievre)