ROMA – Puglia ebraica tra passato e presente a Palazzo Montecitorio

Molti fatti e memorie legano gli ebrei alla Puglia. Dopo un oblio lungo secoli, radici «sepolte letteralmente sotto la superficie» stanno oggi riemergendo. E un merito particolare va riconosciuto al Museo ebraico di Lecce, inaugurato nel 2016 in un edificio un tempo adibito a sinagoga.
Ad elogiarne l’attività il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, durante una conferenza stampa di presentazione di due mostre del museo temporaneamente accolte nella Sala del Cenacolo di Palazzo Montecitorio: “La Puglia crocevia del Mediterraneo – Mobilità di uomini, merci e culture” e una personale dell’artista Lenore Mizrachi-Cohen intitolata “Errare, perseverare, sopravvivere”. L’evento aveva tra gli altri il patrocinio dell’Ucei, rappresentata all’inaugurazione dalla presidente Noemi Di Segni. Nel suo discorso Di Segni ha sottolineato l’unicità di un contesto artistico che racchiudeva da un lato gli affreschi dell’Ultima Cena, dall’altra le opere di un’artista israeliana che scrive in arabo come Mizrachi-Cohen.
Molti messaggi, molti stimoli. Come ha spiegato in conferenza stampa Fabrizio Lelli, direttore del museo e curatore con Fabrizio Ghio del primo dei due allestimenti, «la mostra costituisce un invito a riflettere sulle relazioni tra i popoli del Mediterraneo, sulle sfide della convivenza e sul ruolo del turismo consapevole per promuovere l’incontro». Turismo anche ebraico. In questo senso, ha affermato Lelli, «la nostra attività ha avuto il suo successo nel veicolare dei contributi che fino a poco tempo prima erano oggetti di studi molto specifici della nostra università e di farlo a un grande pubblico». Una «scommessa vinta» per valorizzare storia e retaggio dell’ebraismo salentino che ha conquistato il parlamentare Claudio Michele Stefanazzi (Pd), organizzatore dell’evento alla Camera, il quale ha espresso l’auspicio che «l’arte e la bellezza possano, insieme alla memoria, aiutare l’umanità a comprendere le ragioni ultime e vere della solidarietà e del dialogo». La parola è poi passata alle due mostre, la seconda a cura dell’antropologa Fiammetta Martegani, responsabile della sezione di arte contemporanea del museo pugliese.

a.s.