GERMANIA – Condannato giovane palestinese per aggressione a studente israeliano

Uno studente palestinese identificato come Mustafa A. è stato condannato a tre anni di carcere in Germania per un pestaggio motivato da antisemitismo nei confronti di un altro studente, il 30enne Lahav Shapira, israeliano, aggredito nel febbraio del 2024 all’esterno di un caffè di Berlino. Da settimane stava ricevendo minacce in rete per via del suo attivismo pro-Israele e per le sue campagne per gli ostaggi, ha raccontato in tribunale.
«Secondo l’atto d’accusa, A. avrebbe improvvisamente colpito con un pugno in faccia il suo compagno di studi e in seguito gli avrebbe dato un calcio», riferisce tra gli altri il quotidiano Der Spiegel. «Shapira ha riportato una frattura complessa del medio-viso e un’emorragia cerebrale e ha dovuto essere ricoverato in ospedale». L’imputato ha ammesso la violenza, smentendo però che fosse dettata da antisemitismo. Ricostruzione non ritenuta veritiera in sede di giudizio, un giudizio che sta avendo risonanza mediatica non solo in Germania, anche per la storia familiare di Shapira. Il giovane aggredito a Berlino è nipote di Amitzur Shapira, il capo allenatore della squadra israeliana di atletica alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Come altri dieci connazionali, suo nonno fu trucidato dai terroristi palestinesi entrati nel villaggio olimpico per bagnare di sangue quei Giochi.