PAPA – Le reazioni dell’ebraismo nel mondo: un amico sincero

«Un vero leader morale, un uomo di profonda fede e umanità e un amico sincero del popolo ebraico». Sono le qualità riscontrate in papa Francesco da Ronald Lauder, il presidente del World Jewish Congress (WJC). In una nota di cordoglio, Lauder spiega come sotto la guida di papa Bergoglio il rapporto tra la Santa Sede e il Congresso Ebraico Mondiale «sia fiorito culminando nell’istituzione di un ufficio del WJC in via della Conciliazione, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro».
Lauder racconta di aver conosciuto Jorge Bergoglio a Buenos Aires, nel 2008, quando era ancora un “semplice” arcivescovo: fu il primo di numerosi incontri. E nonostante nel percorso «ci siano stati dei momenti di difficoltà, in particolare negli ultimi mesi, continuo ad apprezzare profondamente il suo calore, la sua umiltà e la sua incrollabile dedizione», aggiunge il numero uno del WJC. Anche lo European Jewish Congress (EJC) si è detto addolorato per la scomparsa del papa, definendolo «un fermo sostenitore del dialogo interreligioso e del rispetto reciproco tra le fedi». In particolare Raya Kalenova, vicepresidente esecutiva dell’organismo, ha dichiarato di conservare «cari e duraturi ricordi delle nostre udienze con il defunto papa e del suo profondo impegno nel promuovere il dialogo e la lotta contro l’antisemitismo».
A nome della Conferenza dei rabbini d’Europa si è espresso il suo presidente Pinchas Goldschmidt, richiamando «con affetto» i numerosi incontri con Francesco e «il suo instancabile impegno nel promuovere la pace».