USA – Il braccio di ferro fra la Casa Bianca e l’Università di Harvard

Nel momento in cui tra il mondo accademico e le autorità federali statunitensi la tensione è in crescita, l’Università di Harvard – guidata dal suo Presidente Alan Garber – ha intrapreso un’azione legale contro l’amministrazione Trump. La controversia è nata in seguito alla decisione del governo di congelare finanziamenti federali destinati alla ricerca per un valore di oltre 2,2 miliardi di dollari, motivata dal modo in cui l’università non avrebbe affrontato il problema dell’antisemitismo nel campus. Come racconta Louis Keene sul Forward, Garber – il primo presidente ebreo di Harvard – ha dichiarato che le misure del governo non hanno nulla a che fare con la lotta all’antisemitismo: rappresenterebbero piuttosto il tentativo di imporre un controllo ideologico sull’università. Ha sottolineato poi che prima di arrivare a simili azioni punitive la legge richiederebbe che il governo federale si confrontasse con l’istituzione sulle modalità con cui sta affrontando l’antisemitismo, cosa che non è avvenuta. Le richieste dell’amministrazione includevano la revisione delle politiche di assunzione e ammissione per garantire “diversità di punti di vista”, la cessazione dei programmi di diversità, equità e inclusione, e restrizioni sulle attività studentesche. E Harvard ha respinto tali condizioni, affermando sarebbero una violazione della libertà accademica e dei diritti costituzionali dell’università. In risposta alle accuse di antisemitismo, Harvard ha istituito task force per affrontare l’antisemitismo e l’islamofobia nel campus, e un rapporto preliminare ha evidenziato che gli studenti israeliani e pro-Israele si sentono esclusi, e temono ritorsioni per le proprie opinioni, cosa che richiede un intervento che garantisca l’ambiente sia inclusivo. La causa intentata da Harvard, intanto, è cruciale nel rapporto tra autonomia accademica e l’ingerenza politica. Garber ha ribadito l’impegno dell’università nel combattere l’odio e l’antisemitismo, sottolineando che tale impegno è sia una responsabilità legale che un imperativo morale. Dal canto suo il governo USA accusa Harvard di non agire con decisione contro l’antisemitismo nei campus, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza degli studenti e ritiene che l’università debba garantire un ambiente educativo inclusivo e rispettoso. Secondo Washington, l’inazione mina i valori democratici e la responsabilità delle istituzioni pubbliche.