ISRAELE – Corte internazionale di giustizia, il J’accuse di Gerusalemme

Al via lunedì mattina alla Corte Internazionale di Giustizia una settimana di udienze sugli «obblighi umanitari» di Israele verso i palestinesi. L’ennesimo tentativo di delegittimare lo Stato ebraico, ha accusato il governo di Gerusalemme. Israele ha scelto deliberatamente di “boicottare” l’iniziativa, definita «un circo» dal ministro degli Esteri Gideon Sa’ar. Nella circostanza il ministro ha anche pronunciato una serie di J’accuse nei confronti delle organizzazioni coinvolte: «Accuso l’Unrwa. Accuso l’Onu. Accuso il suo segretario generale, accuso tutti coloro che strumentalizzano il diritto internazionale e le sue istituzioni per privare il paese più attaccato al mondo, Israele, del suo diritto fondamentale a difendersi».
Quaranta in tutto i paesi e le organizzazioni chiamate a testimoniare da oggi a venerdì prossimo. Durante la prima udienza, un funzionario palestinese ha sostenuto che Israele sta usando il blocco agli aiuti umanitari come «un’arma di guerra». L’Aja non è l’unica sede in cui si discute degli aiuti in queste ore. Sempre stamane, da Berlino, il portavoce del ministero degli esteri tedesco Sebastian Fischer ha chiesto al governo israeliano di consentire «l’ingresso di beni umanitari nella Striscia di Gaza», perché a suo dire «l’urgenza aumenta ogni giorno che passa». È notizia di oggi anche la prossima visita a Londra del primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese Mohammad Mustafa, la prima di un esponente dell’Anp dal 2021. Il rappresentante di Ramallah incontrerà tra gli altri il premier britannico Keir Starmer e il ministro degli Esteri David Lammy.