YOM HA ZIKARON – Noemi Di Segni (Ucei): Nostra risposta alla morte sarà sempre la vita

Nel corso della cerimonia di martedì sera per Yom HaZikaron a Roma, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha pronunciato il seguente discorso:
Si avvia il giorno di raccoglimento in memoria di tutti i caduti nelle guerre di Israele e per tutte le vittime – anche civili – del terrorismo. È una memoria collettiva che accompagna il nostro quotidiano nelle nostre famiglie delle nostre comunità e quello delle persone che incontriamo in Israele. Il passaggio dal quotidiano all’intensità di Yom Hazikaron non è una virata, come poteva accadere qualche anno fa, ma è purtroppo quasi impercettibile per il lutto e la lacerazione che ci avvolge tutti dal 7 ottobre. Con la guerra ancora in corso, con gli ultimissimi caduti l’altro ieri, e i 59 ostaggi, nostri fratelli e sorelle. Correligionari come anche musulmani detenuti da Hamas.
Le parole terrorismo e guerra, caduti e dispersi hanno nomi e cognomi della nostra generazione. Dei nostri figli appena ventenni, e terribilmente dei nostri nipoti appena neonati. Non sono solo memoria della generazione dei nostri nonni e genitori e per questo sono ancora più lapidarie. Israele ha affrontato e affronta oggi una guerra per difendere i suoi confini e tutti i suoi cittadini, ma anche per affermare valori di libertà che vanno oltre i suoi confini. Valori racchiusi nel concetto di Stato ebraico, articolato nella dichiarazione del 14 maggio 1948. Noi qui, come comunità ebraiche unite per le ragioni di questo Stato e il legame con il popolo ebraico oltre i confini, siamo impegnati per la convivenza tra civiltà e fedi, in Italia come in Europa, per ricordare che le religioni sono portatrici di bene e sostegno, quando non sono abusate.
Le pagine della Bibbia con precetti e avvenimenti storici che ispirano modelli sociali, militari e di leadership sono affiancate alle pagine di storia contemporanea e ai giornali di oggi. Ma noi non cerchiamo vendetta né giustifichiamo l’uso della religione o del potere per annientare gli altri. Noi continuiamo ad esistere perché la nostra risposta ad ogni campagna di morte sarà sempre una campagna per la vita, ad ogni propaganda la comunicazione della verità, ad ogni abuso del diritto costituzionale o internazionale, la morale e la dignità della persona. Alle tenebre medioevali riemergenti oggi rispondiamo come nazione capace di inventare, innovare e portare luce e saperi.
Il nostro abbraccio e vicinanza alle famiglie dei caduti e dei feriti, alle famiglie degli ostaggi nell’attesa trepidante del ritorno, ai ragazzi e le ragazze che rimarranno per sempre giovani, ai ragazzi italiani che con il loro impegno sostengono Israele partecipando alle vicende del Paese. Vi porgiamo il nostro saluto deferente (“Anu mazdiim”) sapendo che, quando ci corichiamo, quando ci alziamo e quando stiamo per strada c’è un D-o nostro unico che ascolta anche le vostre preghiere. Lo ribadiremo con tutta l’anima, con tutto il cuore ai nostri figli, lo incideremo sugli stipiti delle nostre porte e case. Ve ne saremo eternamente grati.
Noemi Di Segni, presidente Ucei