OSTAGGI – Matan Zangauker e le battaglie di mamma Einav

Modelli di aeroplani e monete antiche sono le due passioni di Matan Zangauker, 25 anni, uno dei 59 ostaggi (fra vivi e presunti morti) ancora trattenuti da Hamas a Gaza. Lui è tra quelli ritenuti ancora in vita. I suoi cari lo descrivono come un amante dei viaggi, molto legato alla famiglia. In particolare alla madre Einav, con la quale era solito intrattenere lunghe conversazioni quotidiane e che è da mesi uno dei volti più riconoscibili delle campagne per riportare indietro gli ostaggi. Einav Zangauker interviene alle manifestazioni pubbliche, rivolge appelli, invoca la fine della guerra, contestando le scelte attuali del governo. Di recente ha percorso a piedi lo stesso tragitto al quale è stato costretto Matan il 7 ottobre, quando dal kibbutz Nir Oz i terroristi lo hanno portato prigioniero a Gaza. Nell’occasione ha ribadito: «Preferisco morire piuttosto che vivere senza mio figlio».
Zangauker è stato rapito insieme alla fidanzata Ilana Gritzewsky, 31 anni, rilasciata alla fine di novembre del 2023. Al New York Times la donna ha raccontato di avere subito degli abusi sessuali da parte dei terroristi, risvegliandosi a Gaza mezza nuda e circondata da sette di loro. Nel dicembre del 2024 Matan è apparso in un video propagandistico di Hamas in cui descrive la sua vita da ostaggio tra ragni, topi e privazioni igieniche, senza neanche il sapone per lavarsi. Per salvare il figlio e per salvare anche gli altri ostaggi, la madre di Matan si è rivolta anche al presidente Usa Donald Trump, nella speranza che dalla Casa Bianca possa arrivare una spinta decisiva «per porre fine alla guerra e riportarli tutti a casa».

(Nell’immagine: Matan Zangauker con la fidanzata Ilana Gritzewsky)

a.s.