OSTAGGI – Tamir Adar, l’agricoltore-educatore di Nir Oz

Tamir Adar, 38 anni, era un agricoltore molto amato nella comunità di Nir Oz. Quando ha saputo dell’attacco di Hamas la sua prima reazione è stata quella di unirsi al gruppo locale di sicurezza per difenderla. Nello scontro a fuoco ha perso la vita e da allora il suo corpo è trattenuto a Gaza.
Adar era nato e cresciuto a Nir Oz, terza generazione della sua famiglia a mettere radici in questo kibbutz di frontiera. Prima di dedicarsi a tempo pieno all’agricoltura aveva lavorato come educatore nelle scuole per conto di una fondazione intitolata alla memoria dell’astronauta israeliano Ilan Ramon, morto nel 2003 nell’incidente dello Shuttle Columbia. Il 7 ottobre, mentre la moglie Hadas e i figli Asaf e Neta si sono salvati nascondendosi in un rifugio, Yafa Adar, l’85enne nonna di Tamir, è stata sequestrata dai terroristi. Il suo rapimento a bordo di un veicolo fece il giro del mondo, anche per la compostezza con la quale la donna affrontò la prova. Yafa è stata poi rilasciata a fine novembre, quando c’era ancora speranza che il nipote fosse in vita, ostaggio di Hamas in qualche tunnel dell’orrore. La sua morte è stata comunicata a gennaio.
Sul sito Coming Home Soon, che raccoglie messaggi e pensieri dedicati agli ostaggi, si possono leggere centinaia di testimonianze di solidarietà da Israele e dall’estero. Anche da parte di chi non ha mai conosciuto Adar, ma ha voluto approfondirne la storia. «Sto preparando un’azione», ha scritto Julia G. dalla Germania lo scorso novembre. «Vogliamo proiettare i volti di tutti gli ostaggi su un muro del mercatino di Natale di Wuppertal. Ogni giorno, per 24 giorni. Tamir non è stato dimenticato: è proprio ora davanti a me e presto lo vedrà un pubblico più ampio».

a.s.