EUROVISION – Stasera l’esordio dell’israeliana Yuval Raphael

«Esserci è già una vittoria», ha dichiarato prima di partire alla volta della Svizzera. Ma i sogni per Yuval Raphael non sono finiti e nelle prossime ore la 24enne cantante da Ra’anana, rappresentante israeliana all’Eurovision di Basilea, proverà a inseguirne almeno un altro. Intanto il passaggio in finale dopo lo scoglio della semifinale di stasera e poi chissà, perché vari siti di scommesse fanno il suo nome come possibile exploit del concorso.
Sopravvissuta al massacro del Nova Festival nascondendosi per ore sotto un mucchio di cadaveri, esperienza della quale ha parlato anche in alcuni consessi internazionali, Raphael è da giorni al centro dell’attenzione per le minacce che le sono state rivolte online e di persona da alcuni facinorosi propal, arrivati in un caso alla pubblica simulazione di uno sgozzamento. Un trattamento simile subì lo scorso anno la connazionale Eden Golan, fischiata anche da una parte della platea e costretta a una scorta permanente. Raphael ha già detto che qualche fischio se lo aspetta, ma che nulla la distoglierà dal trasmettere il messaggio del suo brano New day will rise: «L’oscurità svanirà, tutto il dolore passerà, ma noi resteremo». Nell’ultima prova prima della semifinale, in ogni caso, dal pubblico sono arrivati soltanto applausi. «Non ho sentito un singolo fischio», ha spiegato l’artista, dicendosi commossa del sostegno. «Ero sul punto di piangere».