TORINO – Dal Salone del libro all’Università, propal contro la libertà di pensiero

Alcuni attivisti propal hanno tentato di sfondare i cancelli e fare irruzione al Salone del Libro di Torino, mentre all’interno di una sala era in corso la presentazione del libro La cultura dell’odio. Media, università e artisti contro Israele (ed. Lindau) del giornalista Nathan Greppi.
Un centinaio i propal radunatisi all’esterno dei padiglioni del Lingotto, presidiati da un numero ingente di poliziotti. Forze dell’ordine erano presenti anche all’interno della sala dopo che negli scorsi giorni l’evento dedicato al libro di Greppi era già stato preso di mira da alcuni gruppi studenteschi intenzionati a impedirne lo svolgimento. All’iniziativa avrebbero dovuto partecipare anche il presidente della Comunità ebraica Dario Disegni e lo storico Claudio Vercelli. Ma, come ha annunciato l’editore Ezio Quarantelli, «anche su indicazione delle forze dell’ordine hanno scelto di astenersi». L’incontro si è comunque svolto, «perché stando qui difendiamo la democrazia e il diritto di esprimere delle idee: uno spazio di libertà importante».
Assalto propal all’Università
Tensione anche al Campus Einaudi dell’Università degli studi del capoluogo piemontese, dove un gruppo di attivisti propal ha preso d’assalto la presentazione del Manifesto Nazionale per il Diritto allo Studio sostenuto tra gli altri dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia. Qui invece l’incontro non si è potuto svolgere per via di «minacce, strattonamenti, sputi, schiaffi, spille strappate e il diritto di parola negato» agli oratori, come ha denunciato l’Ugei, diffondendo alcuni video sull’accaduto. L’università, accusano in una nota i giovani ebrei italiani, «non può e non deve diventare ostaggio della violenza esercitata da una minoranza incapace di confrontarsi in maniera democratica con idee diverse dalle proprie», perché «quando l’intimidazione prende il posto del confronto, si compromette la stessa essenza dello spazio accademico».