VENEZIA – I genitori di Or Lamishpachot in sinagoga

«Il vostro dolore è il nostro dolore, le vostre lacrime sono le nostre lacrime».
Con queste parole Alberto Sermoneta, il rabbino capo di Venezia, ha dato il benvenuto nella scola grande spagnola a una delegazione di Or Lamishpachot (Luce per le famiglie), organizzazione israeliana che raggruppa genitori di soldati uccisi in guerra o di vittime del terrorismo. Or Lamishpachot ha un rapporto speciale con l’Italia e tra le altre con la Comunità ebraica veneziana, già visitata in passato. Del gruppo faceva parte quest’anno anche la figlia di Joseph Sebag, che fu rabbino capo in Laguna dal 1977 al 1980. Il figlio della donna, nipote quindi del rav, è caduto di recente in combattimento. Portando il saluto della Comunità, Sermoneta ha sottolineato che «ogni giorno nelle nostre sinagoghe preghiamo per lo stato di Israele, per la vita dei suoi soldati, per il rilascio dei rapiti e per il ricordo di chi è stato barbaramente trucidato», perché «ogni comunità ebraica nel mondo è una parte del popolo ebraico» e «questa è la nostra forza».