SORGENTE DI VITA – Vita e scrittura: parla JSF, la casa perduta in Libia, aspettando Shavuot, la Memoria di Gaëlle Nohant

Si apre con un incontro con lo scrittore americano Jonathan Safran Foer, la puntata di Sorgente di vita in onda su Rai Tre domenica 1 giugno.
Insignito del Premio Primo Levi nella cornice di Palazzo Ducale a Genova, Foer è stato un enfant prodige della letteratura d’oltreoceano, giunto alla notorietà con lo straordinario successo del romanzo “Ogni cosa è illuminata”. Da anni è impegnato sulle tematiche ambientali, ha scritto libri e articoli sul consumo etico del cibo e sul riscaldamento globale. Nell’intervista affronta vari temi: letteratura, impegno civile, l’America contemporanea, che guarda con uno sguardo critico, il conflitto tra Israele e Gaza, altro nodo sensibile della sua riflessione.
Il servizio, dal titolo “Vita e scrittura”, è di Alessandra Di Marco e Lia Tagliacozzo.

Mappe, foto, schizzi, planimetrie e un plastico ricco di particolari: così l’architetto Yoram Ortona, intervistato nel secondo servizio, ha ricostruito la casa e il quartiere in cui viveva a Tripoli. Ortona è nato in Libia, dove ha vissuto fino ai tredici anni. Figlio di Marcello Ortona, che a soli 23 anni era diventato direttore del Corriere di Tripoli, in seguito avvocato e dirigente d’azienda, e di Doris Journo, di origini franco-tunisine, racconta i suoi vividi ricordi d’infanzia. Fino all’estate del 1967, quando, con la guerra dei Sei Giorni, gli arabi scatenano un pogrom (il terzo, dopo quelli del 1945 e del 1948), e oltre 4000 ebrei sono costretti alla fuga. Segnando la fine di una comunità che pochi decenni prima era arrivata a contare quarantamila membri. Furono circa 850mila gli ebrei costretti alla fuga dai Paesi arabi e del medioriente. Un esodo oggi quasi dimenticato, che Yoram Ortona racconta, seguendo le sue memorie di famiglia.
Il servizio, dal titolo “La casa perduta”, è di Francesco Candilio e Marco Di Porto.

La puntata prosegue con un servizio sulla festa di Shavuot, che cade il 6 del mese ebraico di Sivan, quest’anno il 2 giugno. Segna la stagione delle primizie e della mietitura, ma soprattutto celebra la rivelazione di Dio al popolo ebraico sotto il monte Sinai: il dono della Torah, la Bibbia ebraica, e dei dieci comandamenti. Da lì discendono le mitzvot, i precetti, l’insieme di regole etiche e di comportamento che regolano la vita pratica e spirituale del popolo ebraico. In una classe del liceo ebraico di Roma una lezione dedicata alla festa che arriva.
Il servizio, dal titolo “Il dono della Torah”, è di Vanessa Collini Sermoneta e Adriano Leoni. 

La puntata si chiude con un’incontro con Gaëlle Nohant, scrittrice francese, autrice di vari romanzi di successo. Il suo libro più recente “L’archivio dei destini” ha vinto il premio letterario Adei Wizo-Adelina Della Pergola, il riconoscimento dell’Associazione Donne Ebree d’Italia che segnala ogni anno opere di narrativa di argomento ebraico. Quest’anno la premiazione si è tenuta a Milano, nella cornice della Sinagoga di via della Guastalla.
Il romanzo è ambientato nella sede degli archivi Arolsen, il centro internazionale sulla persecuzione nazista, creato dagli alleati nel 1945. E’ il più grande archivio, cartaceo e digitale, sulle vittime del nazismo e fa parte della Memoria del Mondo dell’UNESCO. E’ proprio qui che lavora Irene, una ricercatrice di origine francese, protagonista del romanzo e alter ego dell’autrice, incaricata di restituire la “memoria rubata” ai discendenti delle vittime della Shoah.
Il servizio, dal titolo “L’archivio dei destini”, è di Francesco Candilio e Lucia Correale.


La puntata di Sorgente di vita andrà in onda su Rai Tre domenica 1 giugno alle ore 7.00. Sarà replicata nelle serate di martedì 3 giugno e mercoledì 4 giugno all’1.10, e lunedì 9 giugno all’1.40. Dopo la messa in onda, la puntata sarà visibile sul sito: https://www.raiplay.it/programmi/sorgentedivita