APPUNTAMENTI – Aldo Rosselli, intellettuale versatile

“Aldo Rosselli, scrittore”. Si intitola così l’ultimo numero dei Quaderni del Circolo Rosselli, pubblicazione con cadenza trimestrale a cura della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli.
Scomparso nel 2013, Aldo Rosselli è stato romanziere e critico, americanista e saggista. Ma anche l’editore che per primo ha fatto scoprire ai lettori italiani autori del calibro di Henry Roth e Isaac Bashevis Singer. Il figlio di Nello e nipote di Carlo è stato un intellettuale a tutto campo. «C’è bisogno di riportarlo al centro dell’attenzione, ricordando anche il suo profondo legame con l’ebraismo», spiega Elèna Mortara Di Veroli, che firma all’interno della rivista un intervento sulla storia di famiglia e le molte intuizioni editoriali di cui fu capace. Se ne parlerà giovedì 5 giugno alle 17 a Roma, alla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, nel corso della presentazione del Quaderno in sua memoria. Aprirà l’iniziativa un saluto del presidente della fondazione, l’ex ministro dell’Ambiente Valdo Spini. Introdurrà le numerose riflessioni in programma l’attrice Consuelo Ciatti, curatrice del volume.
«Chi ha conosciuto Aldo Rosselli», scrive Mortara, docente di letteratura anglo-americana all’Università di Roma “Tor Vergata”, nel suo saggio, che riprende e amplia una riflessione pubblicata su Pagine Ebraiche in occasione della morte di Aldo Rosselli. Chi l’ha conosciuto «difficilmente potrà dimenticarne il lieve sorriso, l’arguzia della conversazione, la dolcezza dei modi, la libertà di pensiero, il sostanziale anticonformismo, l’autoironia e l’intelligenza, e il modo in cui questi tratti e i traumi sottostanti si sono travasati nella scrittura e nell’azione culturale».